Sono passati 45 anni da quel 2 novembre 1975, nel quale all’idroscalo di Ostia, è stato ucciso Pier Paolo Pasolini. Fra le iniziative per rendere omaggio al poeta e regista c'è il debutto del documentario: In un futuro aprile - Il giovane Pasolini di Francesco Costabile e Federico Savonitto, distribuito online dalla Tucker Film puntando sul circuito digitale dei cinema italiani di qualità. Il sito "Io resto in sala" lo renderà disponibile nelle programmazioni virtuali di 50 sale italiane. L’appuntamento è fissato per lunedì 2 novembre e la visione sarà introdotta, alle 20.30, dai due registi, collegati in live streaming via Zoom e intervistati dal critico Federico Pontiggia. Il film non fiction racconta Pasolini e la sua giovinezza friulana. Assieme a Costabile e Savonitto, la ripercorre il cugino del poeta, Nico Naldini, qui nella sua ultima intervista, nella quale ricorda come «l'arrivo dei Pasolini a Casarsa all’inizio dell’estate, dopo un soggiorno al mare, era per me il momento più felice dell’anno. Andavo alla stazione a prenderli, ad accoglierli e poi li accompagnavo a casa». Per l’anniversario, inoltre sulla piattaforma Chili Tv dal 2 novembre sarà disponibile «Pasolini prossimo nostro», documentario diretto da Giuseppe Bertolucci (2006) che racchiude la lunga intervista del giornalista tedesco Gideon Bachmann con Pasolini, il cast e la troupe di «Salò o le 120 giornate di Sodoma», sul set del film. Bertolucci ha realizzato i 63 minuti del film scegliendo tra oltre 50 ore di conversazioni inedite di Pasolini con Bachmann, 3.000 metri di negativo cinematografico, 7.200 scatti fotografici, centinaia di pagine di trascrizioni audio, in 23 mesi di lavoro, tra preparazione, riflessioni, pause, discussioni e ripensamenti. «Il documentario (che ha debuttato nel 2006 alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia in Orizzonti Doc) - spiega il produttore Angelo Draicchio - ha la valenza di un definitivo testamento intellettuale; vuole essere un ulteriore tassello nella memoria collettiva, vuole dar voce, ancora una volta, a una delle intelligenze più vive e lucide della nostra cultura e, in generale, del secolo scorso.» Infine, tra le altre iniziative, quella del Teatro Verdi di Pordenone che il 2 di novembre alle 18 proporrà in live streaming dal palcoscenico del teatro a platea vuota la lezione-concerto con e l’enfant prodige del violino, Clarissa Bevilacqua e il musicologo Roberto Calabretto. Insieme celebreranno la passione del cineasta per Johann Sebastian Bach con l’esecuzione della Suite BWV 1001 per violino solo, in un evento realizzato in collaborazione con il Centro Studi Pasolini di Casarsa.