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"American Pastoral", debutto alla regia per Ewan McGregor

ROMA. Chissà cosa ha spinto Ewan McGregor a passare per la prima volta dietro la macchina da presa e ad affrontare un libro cult come American Pastoral di Philip Roth, vincitore del Premio Pulitzer.

Di fatto l'attore scozzese ha messo mano a quest'opera realizzando e interpretando un film omonimo in uscita in Italia il 20 ottobre distribuito da Eagle Pictures (negli Stati Uniti uscirà il giorno dopo, il 21 ottobre).

McGregor (da Trainspotting a Guerre stellari) interpreta Seymour Levov, detto 'lo svedese', per la sua capigliatura bionda, i suoi occhi blu e l'aspetto nordico. Un uomo dal passato sportivo, baseball, basket e football, e che a un certo punto sostituisce il padre alla guida della Newark Maid e sposa Dawn Dwyer (Jennifer Connelly), cattolica di origini irlandesi, ex Miss New Jersey. Quando sua figlia Merry (Dakota Fanning), però, sparisce dopo essere stata accusata di un atto dinamitardo contro un ufficio postale, uccidendo una persona e dandosi poi alla fuga.

Il protagonista cerca in tutti i modi di ritrovarla e riunire la sua famiglia.

Come è possibile che una tragedia di questo tipo sia accaduta proprio a lui? Lentamente le vite personali dei protagonisti di questa famiglia vanno vanno a pezzi sullo sfondo delle udienze dello scandalo Watergate.

American Pastoral è stato adattato da John Romano, già sceneggiatore di Avvocato di difesa (The Lincoln Lawyer). Il film è interpretato anche da David Strathairn, Peter Riegert, Uzo Aduba e Valorie Curry.

Non è la prima volta che i romanzi di Philip Roth approdano al cinema.

È stato il caso de La macchia umana con Nicole Kidman e Anthony Hopkins, Lezioni d'amore di Isabel Coixet tratto da L'animale morente, e, ultimamente, The Humbling con Al Pacino, tratto da L'umiliazione e presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia.

Nel trailer, forse non caso, la canzone 'Mad world' dei Tears for Fears, in questo caso cantata da Jasmine Thompson. Nel testo della canzone quasi un monito di fronte alla confusione: «Allarga il tuo mondo, pazzo mondo».

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