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"Masters of Magic", in tv il campionato mondiale di magia

Ricordate la scatola del mago con trucchi in cui ci cimentavamo da bambini? Le donne tagliate in due, un classico dell'illusionismo?

I maghi strampalati che stupivano i piccoli e facevano sorridere i grandi? Niente di tutto questo accadrà in Masters of Magic, il campionato mondiale
di magia che vedrà sfidarsi a colpi di bacchetta 150 concorrenti da 66 nazioni: a raccontarne le performance, che ormai spaziano dalla psicologia alla tecnologia, sarà Gerry Scotti, in quattro serate da questa sera in prime time su Canale 5.

«Non aspettatevi il solito show di magia: vedrete le nuove frontiere di questa disciplina. E vi assicuro che si resta a bocca aperta nell'assistere ai numeri con le carte, ripresi con la telecamera close-up stretta sulle mani», sottolinea il conduttore. «È uno spettacolo di genere, per gli appassionati, ma dimostrerà che questo settore si è evoluto: i maghi ormai sono coreografi, atleti, rispondono a un pubblico sempre più esigente, mescolando trucchi elettronici, musica, luci. Si allenano anche sette, otto ore al giorno».

Tra magia generale, mentalismo, magia comica, magia da scena, cartomagia e manipolazione, per la prima volta, in 27 edizioni, il campionato mondiale sbarca in Italia, «documentarlo era un'occasione unica. Ed è stato un privilegio - racconta Scotti, che sarà "affiancato" da Raul Cremona e dal mago Forest - avere il permesso di riprendere i numeri di questi eccezionali professionisti, senza svelare retroscena nè rovinare la festa, ma mettendone in luce l'abilità. Io stesso mi sono appassionato e ho scoperto l'enorme livello di concorrenzialità, con fazioni, supporter, scuole di pensiero in lotta perenne fra loro».

Le più grandi sorprese, forse, «arrivano dall'estremo Oriente, in particolare dalla Corea del Sud: ci sono ragazzi di vent'anni che spesso sommano due o tre lauree in diverse specialità, davvero sorprendenti», promette. Addio, comunque, alle donne tagliate in due: «Spesso la figura femminile è il deus ex machina dei numeri di magia, la protagonista, magari anche più brava degli stessi maghi».

Intanto Scotti presidia il preserale di Canale 5 con Caduta libera, il game che sta dando alla rete non poche soddisfazioni: «Dovevamo finire con questo primo ponte di giugno, poi grazie al gradimento di pubblico e critica Publitalia ci ha chiesto di andare avanti fino a metà luglio. Dopo anni di vacche magre, in cui a maggio si chiudeva baracca, finalmente arrivano segnali di ripresa, è una buona notizia per noi tv commerciale, ma anche una speranza per tutto il Paese», sottolinea Gerry Scotti.

Il suo contratto scade a fine giugno, ma a Mediaset dormono sonni tranquilli: «Sono qui da trent'anni. Ho già scambiato cordiali parole con Pier Silvio Berlusconi, nei prossimi giorni i vedremo a colazione e, visto che sono un bambino fortunato, credo che mi troverò davanti un foglio bianco su sui potrò scrivere quello che voglio. Del resto, sono un aziendalista e ho fatto della fedeltà al servizio la chiave della mia carriera», sottolinea Scotti, che per l'autunno si prepara già «all'impegno con il preserale e alla giuria di Tu sì que vales con Maria De Filippi e Rudy Zerbi. I punti fermi sono questi: non mettiamo limiti alla provvidenza - conclude con una risata - ma non esageriamo».

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