Ha atteso qualche minuto e poi è fuggito l’uomo che la scorsa notte a Milano ha investito e ucciso un 30enne che si trovava alla guida di un monopattino elettrico, con cui si era scontrato ad un incrocio. Ha abbandonato l’auto e la passeggera che era a bordo con lui, e si è allontanato pur sapendo di essere recidivo, di non avere la patente e di essere sottoposto alla misura giudiziaria del pernottamento obbligatorio a casa nelle ore notturne. L’uomo, 29 anni, originario di Palermo e residente a Milano, è stato in poco tempo individuato dalla Polizia Locale e arrestato nella sua abitazione.
L’incidente stradale si è verificato intorno alle 3 in via Beldiletto all’angolo con viale Famagosta, nella zona est della metropoli, dove il monopattino è entrato in collisione con la vettura per motivi ancora da accertare, anche se il semaforo era lampeggiante e quindi tutto si giocherebbe intorno a una questione di precedenze, con il monopattino che avrebbe effettuato una brusca svolta. La vittima, Juan Carlo Quinga Guevara, 33enne originario dell’Ecuador, residente a Pero, è stato sbalzato per diversi metri. Quando il 118 è intervenuto le sue condizioni erano gravi, è stato intubato e portato in codice rosso, incosciente, al Policlinico, dove stamani è morto.
Il presunto investitore, rintracciato in mattinata, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso, risulta positivo al pretest sulla droga, e ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Secondo quanto riferito era stato protagonista nel recente passato di un episodio analogo, un’omissione di soccorso (quando aveva avuto una collisione prima con una vettura posteggiata e poi con un pedone, ferito lievemente) a seguito della quale gli era stata revocata la patente nel 2022. L’uomo era anche sottoposto al divieto di uscire di casa dalle 22 alle 6, perché in affidamento ai servizi sociali per motivi giudiziari non inerenti alla condotta stradale, ed avrebbe infatti alcuni precedenti per detenzione di armi e reati contro il patrimonio.
Un altro grave incidente stradale a Milano che ha coinvolto un monopattino si è verificato solo pochi giorni fa, il 6 marzo, quando un uomo di 51 anni è caduto con il suo mezzo elettrico in viale Jenner, ed è finito all’ospedale in gravi condizioni.
Secondo i dati Areu, il 118 nel 2022 è intervenuto centinaia di volte per soccorrere feriti su monopattini elettrici. Nel 2022 ci sono stati (fino al 14 ottobre) circa 900 feriti, di cui 6 gravi, 150 codici gialli e 750 codici verdi, molto spesso caduti senza urtare nessun altro veicolo a causa di condotte improprie.
«L’automobilista che ha investito il 30enne in monopattino la scorsa notte in zona Famagosta aveva precedenti penali e la patente già revocata per un episodio analogo - ha commentato Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza -. Vorrei chiedere al sindaco Sala se, anche di fronte a questo gravissimo omicidio stradale, ritenga che non ci sia un’emergenza sicurezza».
«Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, il 31 agosto 2021, firmò un’ordinanza sindacale che prevedeva l’obbligatorietà del casco e la riduzione dei limiti di velocità - gli fa eco Riccardo De Corato, vice presidente della commissione Affari costituzionali alla Camera -. Perché sindaco non fa ordinanze di questo tipo, aggiungendo anche la targa e l’assicurazione, come obbligatorietà? Mi auguro che il nuovo ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenga al più presto introducendo una norma che tuteli e protegga tutti gli utilizzatori di questi veicoli elettrici a due ruote».
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