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Pedro illude la Lazio, l'AZ Alkmaar vince in rimonta: quarti più lontani

Maurizio Sarri temeva contraccolpi psicologici dopo il brillante successo sul Napoli e in parte aveva ragione. Nell’andata degli ottavi di Conference League, la sua Lazio pecca di concentrazione, ma anche di fortuna, facendosi battere 2-1 all’Olimpico dall’AZ Alkmaar, squadra non confrontabile con la capolista di serie A ma dimostratasi veloce, organizzata e abile a sfruttare i molti errori dei biancocelesti, sia in uscita sia in fase di conclusione. Il 16 marzo, in Olanda, la Lazio dovrà tentare una non facile rimonta ancora senza l’aiuto di Ciro Immobile, il cui infortunio rischia di tenerlo fuori a lungo.

Anche a causa dell’assenza dell’attaccante, Sarri cambia quasi mezza squadra rispetto a Napoli, dato anche il recupero in extremis di Casale, e schiera in attacco Felipe Anderson come falso nove, con Pedro e Zaccagni. In porta c’è Maximiano, protetto da Casale e Patric centrali, con Lazzari a spingere sulla destra. A centrocampo, Milinkovic-Savic e Luis Alberto sono preferiti a Vecino e Basic. Il tecnico dell’Az, squadra terza in campionato e dal brillante percorso in coppa, lascia in panchina il leader, de Wit, ma schiera il tridente titolare formato dall’ex Sassuolo Odgaard, Karlsson e il capocannoniere Pavlidis.

Il punto debole degli olandesi è la difesa e dopo soli 3’ i biancocelesti ne saggiano la consistenza con una combinazione Zaccagni-Milinkovic ma la palla del serbo esce di un soffio. Due minuti dopo, Lazzari prova un’incursione da destra ma sul cross basso un difensore spazza. Sulle fasce gli ospiti soffrono e al 18’ Zaccagni va ancora in affondo e trova rapido in area Pedro, pronto alla girata vincente con un tocco spettacolare. Ancora lo spagnolo al 26’ è pescato da Milinkovic nell’area piccola ma il suo tiro è parato da Ryan. L’AZ soffre ma alza il baricentro e cerca di sfruttare le distrazioni in uscita della Lazio. Il primo pericolo al 31’, quando, su cross da sinistra di Karlsson, Mijnans da due passi colpisce il palo. E’ un test della 1-1, che arriva al 45: Karlsson ci riprova e stavolta Pavlidis d’esterno batte Maximiano. Sarri si infuria e Milinkovic prova a farsi perdonare per la palla persa poco prima, ma portiere e traversa gli negano il 2-1 sul suo forte tiro da fuori area.

Nella ripresa, Romagnoli sostituisce Casale e la Lazio riparte col suo gioco. Felipe Anderson al 7’ si libera in area, ma il suo tiro è lento e centrale. E’ un nuovo errore in uscita, con palla persa da Pedro, a permettere il raddoppio olandese, al 17’. Kerkez triangola con Karlsson, sempre lui, e mette in porta, con i difensori di casa e i Maximiano un pò sorpresi. Al 25’ Sarri richiama Pedro e Cataldi e inserisce Cancellieri e Vecino, dando più ritmo all’attacco, ma la fortuna e la precisione non aiutano i suoi. Felipe Anderson va vicino al gol al 28’ e al 35’, poco dopo una buona occasione mancata da Luis Alberto. L’AZ sbanda, ma non capitola e torna in olanda con una vittoria preziosa.

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