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La Roma ferma il Milan, il Napoli batte la Samp ed è campione d'inverno

Il Napoli, corsaro a Genova contro la Samp (2-0), che ricorda Vialli (magliette col suo nome) e Mihajlovic, riparte dopo la sconfitta con l’Inter e consolida il primo posto. La Roma in rimonta tra l’87' e il 94' costringe al pareggio il Milan in una partita molto tattica: 2-2 con gol di Kalulu, Pobega, Ibanez e Abraham. Un risultato che manda Juve e Milan a -7 dal Napoli capolista e campione d'inverno. La Lazio frena ancora e si beffare all’Olimpico dall’Empoli che completa al 94' la rimonta di due gol (2-2). Due pareggi in Salernitana-Torino 1-1 e Spezia-Lecce 0-0. Ecco la cronaca della giornata.

L'Empoli beffa la Lazio

La Lazio ci ricasca e dopo Lecce si fa rimontare in casa anche dall’Empoli, che strappa un 2-2 all’ultimo respiro. All’Olimpico ci pensano Marin e Caputo a rimontare il doppio vantaggio capitolino firmato da Felipe Anderson e Zaccagni: tantissimo amaro in bocca per la squadra di Sarri, che esce dal campo tra i mugugni dei propri tifosi, trovando solo un punto che la fa salire a 31 in classifica. Un pareggio dolcissimo invece per gli uomini di Zanetti, che con il cuore evitano un ko quasi certo portandosi a quota 19. Pronti via e i biancocelesti passano subito avanti con Felipe Anderson, che devia di testa su cross di Luis Alberto trovando anche una deviazione decisiva di Caputo, che mette fuori causa Vicario per l’1-0.
I padroni di casa continuano a fare la gara e al 19' sfiorano il raddoppio con Zaccagni, che raccoglie una palla deviata dopo un cross di Lazzari ma non trova lo specchio della porta. Con il passare dei minuti provano a venir fuori anche i toscani, dalle parti di Provedel però non arrivano grandi pericoli. Nella ripresa la Lazio parte ancora una volta meglio e al 54' allunga le distanze con il tocco morbido di Zaccagni davanti a Vicario, dopo un passaggio di Felipe Anderson deviato da un difensore. Superata da poco l’ora di gioco la squadra di Sarri va anche ad un passo dal tris, centrando un palo clamoroso con un tiro da fuori di Milinkovic deviato appena dal portiere ospite.
L’Empoli prova invece a restare aggrappato al match e all’83' si rifà sotto con la fiammata di Caputo, che chiude nel migliore dei modi un contropiede su assist di Cambiaghi, firmando il 2-1 e ritrovando il gol in azzurro dopo oltre tre anni e mezzo. Sembra comunque fatta per i capitolini, ma al 93' Marin gela l’Olimpico piazzando un gran destro alle spalle di Provedel che vale il definitivo 2-2.

Spezia-Lecce, pari ricco di emozioni

Spezia e Lecce si spartiscono la posta e muovono la classifica in zona salvezza. Partita contraddistinta da un meteo inclemente, con pioggia e vento che si sono abbattuti sullo stadio Picco per oltre un’ora di gioco, rendendola piena di errori. Ma ricca di brividi per entrambi gli schieramenti con parate, occasioni fallite e traverse, due quelle colpite dal Lecce nella stessa azione. Inizio molto convinto del Lecce, che pressa alto sulla difesa a tre dei padroni di casa. Al 5’ il primo intervento di Dragowski, recuperato in tempo record. Dall’altra parte è asfissiante la marcatura di Umitit su Nzola, che non riesce a far salire i suoi. Allora sono ancora i salentini a corteggiare il gol con quella che rimarrà la migliore occasione di tutta la partita, una doppia traversa sulla stessa azione da calcio d’angolo (14’). Prima Blin e poi Gonzalez cercano la precisione ma vengono fermati dal legno. L’episodio scuote lo Spezia e, mentre inizia a cadere la pioggia, i bianchi prendono campo. Reca e Bastoni si presentano al cross da sinistra, ma è Bourabia da quel lato a sfornare il suggerimento buono per Nzola (24’), che di testa sfiora la traversa. Al 35’ si rivede il Lecce in avanti con un tiro di Di Francesco messo in angolo da Dragowski, poi è Bourabia allo scadere di tempo a provare dal limite mandando in curva. Al ritorno in campo la partita si fa più frenetica, benché sostanzialmente corretta (un solo ammonito finale). Le squadre sono lunghe e la palla veloce a causa della pioggia che orma scende abbondante da parecchi minuti premiano i lanci lunghi. Su uno di questi Nzola, dopo aver evitato la marcatura di Umtiti, obbliga Falcone (48’) alla parata decisiva. Cinque minuti dopo Strefezza fa lo stesso con Dragowski scegliendo la potenza e trovando i pugni del polacco. Tanti errori nel controllo della palla rendono la partita farraginosa e le azioni estemporanee. Entrambi gli allenatore cercano allora dalla panchina maggiore velocità: Gotti sceglie Agudelo, Baroni, Banda che poi ricostruisce tutto il tridente d’attacco con Oudin e Ceesay ad un quarto d’ora dalla fine. Il protagonista però rimane il meteo, con pioggia e vento che spazzano il Picco e i suoi settemila spettatori. Nel finale è il Lecce a provarci con più convinzione, andando vicino alla deviazione decisiva con Banda, rapido a anticipare Holm in area piccola ma senza trovare il pallone. Pareggio che porta la striscia di risultati utili consecutivi dello Spezia a quattro e del Lecce a cinque, a distanza di sicurezza dal terzultimo posto.

Il Napoli espugna Genova

Il Napoli riscatta il ko di San Siro e vince 2-0 sul campo di una Sampdoria rimasta per quasi un’ora in inferiorità numerica (per il rosso diretto ai danni di Rincon). Una sfida decisa dalla rete di Osimhen nel primo tempo e dal rigore messo a segno da Elmas nel finale. Una partita aperta e chiusa dall’omaggio dei tifosi doriani per Gianluca Vialli e per Sinisa Mihajlovic, ricordati con cori, striscioni e con tanta commozione dal minuto di raccoglimento pre-gra al momento del triplice fischio. I giocatori di casa hanno effettuato il riscaldamento con la maglia numero 9 dell’ex bomber dello storico scudetto doriano. Poi, subito la gara si è fatta emozionante, con gli ospiti che al 3' hanno beneficiato di un calcio di rigore, assegnato dopo il consulto al Var, a causa di un fallo in area di rigore commesso da Murru ai danni di Anguissa. Dal dischetto si è presentato Politano, che si fa però ipnotizzare da Audero, abile a respingere la sfera sul palo. I padroni di casa si sono visti al 13', quando Lammers ha appoggiato per Verre, che ha scagliato un gran sinistro dalla distanza sul quale Meret è stato bravo a deviare in angolo. Al 16' è Audero ad alzare in corner un’incornata di Osimhen, arrivata dopo un cross dalla destra di Di Lorenzo. L’attaccante nigeriano si è riscattato al 19'. Mario Rui dalla sinistra ha messo una bella palla alle spalle di Nuytinck e il numero 9 azzurro, in spaccata, ha beffato tutti, battendo Audero per l’1-0. Al 22' Anguissa ha sfiorato il raddoppio. Per i liguri si è fatta notte fonda al 39', quando Abisso ha espulso con un rosso diretto Rincon per gioco pericoloso appena fuori area su Osimhen. Nella ripresa, gli uomini di Spalletti hanno controllato senza problemi il gioco. Al 34' Vieira ha commesso un fallo di mano in area, inizialmente non sanzionato, con Abisso richiamato nuovamente al Var per poi assegnare il penalty. Dagli 11 metri Elmas ha spiazzato Audero, siglando il 2-0 che ha chiuso definitivamente la contesa. Il Napoli vola a 44 punti, a +7 sulla Juventus, attesa venerdì al "Maradona". Critica la situazione della Sampdoria, ancora ferma in terzultima posizione, a quota 9, con 6 lunghezze di ritardo dalla zona salvezza.

La Roma ferma il Milan

La Roma rimonta in maniera clamorosa il Milan e torna da San Siro con un 2-2 che sa quasi di vittoria. Ibanez all’87' e Abraham al 94' annullano il doppio vantaggio rossonero firmato in precedenza da Kalulu e Pobega. Tantissimo amaro in bocca per la squadra di Pioli, che lascia per strada due punti pesantissimi che la fanno scivolare a -7 dal Napoli capolista, salendo alla pari con la Juve al secondo posto.
Gli uomini di Mourinho si salvano invece da una sconfitta certa ritornando insieme alla Lazio a quota 31. Non succede moltissimo in un primo tempo bloccato e privo di grandi emozioni, in cui i rossoneri provano a fare la partita a discapito di un avversario più contratto e guardingo. Serve un episodio, una palla inattiva che possa rompere il grande equilibrio, e questa arriva puntuale allo scoccare della prima mezz'ora di gioco: Kalulu prende il tempo a tutti su un corner di Tonali e di testa la indirizza alle spalle di un Rui Patricio, che riesce solo a toccare ma non ad evitare l’1-0.
Ad inizio ripresa la Roma continua a concedere il palleggio al Milan, che non se lo fa dire due volte e prova ad andare a caccia del gol del raddoppio: al 52' ci prova Theo da fuori chiamando il portiere alla risposta, mentre una decina di minuti più tardi Brahim Diaz non inquadra lo specchio con il destro. 2-0 rossonero che arriverà al 77' grazie al mancino sotto porta del neo entrato Pobega, che conclude nel migliore dei modi una splendida azione guidata da Leao. La formazione capitolina però non molla e all’87' prova a concedersi qualche speranza, trovando il 2-1 con un colpo di testa di Ibanez su un corner di Pellegrini.
Poi proprio in pieno recupero, in maniera clamorosa, i giallorossi trovano addirittura il 2-2 insperato con Abraham, che indovina il tap-in da due passi dopo una parata di Tatarusanu sul colpo di testa di Matic.

 

 

 

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