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Mourinho ha vinto in tre coppe europee diverse: come lui solo Trapattoni e Udo Lattek

«Vincere con la Roma è speciale». Piange ed esulta il tecnico della Roma Josè Mourinho dopo essere entrato nella storia giallorossa con la conquista della Conference League.

«Tante cose che passano nella mia testa allo stesso tempo. Sono stati undici mesi incredibili. Oggi bisognava scrivere la storia e l’abbiamo fatto; vincere è sempre bello, ma vincere scrivendo la storia è speciale...». dice il portoghese dopo aver scritto il suo nome sulla prima edizione del nuovo trofeo, lui che aveva già vinto Champions ed Europa League. Poi il portoghese, lo Special One, promette fedeltà ai giallorossi: «Io rimango, non c'è dubbio, io voglio restare qui. Anche se ci sono tante voci. Bisogna capire cosa vogliono fare i nostri proprietari, questa società e questo gruppo sono onesti e sani, c'è un progetto. E io mi sento, sono romanista al 100%, così come ho amato da matti il Real o mi sono sentito in tutto e per tutto interista».

Il segreto di Mourinho è proprio questo attaccamento viscerale ai club nei quali viene chiamato ad allenare. Oltre alle indubbie competenze calcistiche, questo legame che si crea di volta in volta è quello che fa la differenza. Così, vince sempre Mourinho. A dispetto di quanti - almeno fino a ieri sera - snobbavano la Conference League come competizione secondaria, a Tirana c'è un popolo in preda a un delirio collettivo, e una felicità senza limiti: la Roma ha vinto in Europa. E il suo ritorno a un successo dopo 14 anni di digiuno (la Coppa Italia 2008) segna anche il ritorno di un successo nelle coppe europee di un’italiana a distanza di dodici anni.

Certo, non è la Champions di Mourinho 2010 (con l’Inter del Triplete), ma un piccolo trampolino da cui ripartire. Per la Roma di sicuro, per i club italiani forse. La squadra giallorossa porta a casa il secondo trofeo continentale della sua storia- dopo la Coppa delle Fiere 1961 - e a José Mourinho, riesce l’ennesima magia. È ancora lui, lo Special One che con le Coppe ha sempre flirtato e ora ha 26 titoli in bacheca. Fra i quali ogni trofeo possibile in Europa, compresa la Coppa delle Coppe che non c'è più e che vinse nel 1997 da assistente allenatore del Barcellona.

Mourinho è il terzo allenatore di sempre a vincere tre diverse competizioni Uefa per club: il tecnico portoghese si è imposto in Champions (Porto 2004 e Inter 2010), Coppa Uefa/Europa League (Porto 2003 e Manchester United 2017) e ora con la Roma in Conference League. Prima di lui Giovanni Trapattoni (Coppa Uefa 1977 e 1993 con la Juventus e 1991 con l'Inter; Coppa delle Coppe con la Juve nel 1984 e Coppa dei Campioni sempre con la Juve nel 1985) e Udo Lattek (Coppa dei Campioni col Bayern Monaco nel 1974, Coppa Uefa col Borussia Moenchengladbach nel 1979 e Coppa delle Coppe col Barcellona nel 1982).

Mourinho può essere felice: è il suo quinto trionfo europeo. E quella mano aperta a indicare proprio il numero 5 è stata continuamente mostrata al popolo giallorosso dopo la vittoria.

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