La Legge e Noi
Il Runts, una bussola per l'economia sociale italiana
Il Registro unico nazionale del Terzo Settore offre una panoramica completa e aggiornata, integrando e arricchendo le informazioni sulle istituzioni non profit già disponibili attraverso il censimento Istat
Giuseppe Notarstefano è docente di Economia e Management alla Lumsa e presidente nazionale dell’Azione Cattolica italiana
Ha preso avvio in queste settimane la terza edizione del Censimento permanente delle Istituzioni non profit, che si conclude il prossimo mese di ottobre. Tale rilevazione costituisce un unicum nel panorama delle statistiche ufficiali ed è motivata dalla particolare densità di presenza di organizzazioni e istituzioni sociali private, come vengono definita dal Regolamento europeo per la costruzione dei conti economici nazionali (SEC). La platea di riferimento coinvolge più di 60.000 soggetti con varia forma giuridica. Le Istituzioni che poi saranno arruolate nel campione Istat saranno contattate in modo formale e la consultazione si svolgerà in questi mesi con una articolata e innovativa metodologia di cattura di informazioni che mira a ridurre il tasso di non risposta.
A essere raccolti – come si legge sulla nota di avvio del Censimento - sono dati sulle caratteristiche principali delle Istituzioni non profit, sulle attività svolte e sulle persone impiegate, sul valore economico del settore. Verranno, inoltre, rilevate anche informazioni sulle reti di relazioni, sulle attività di comunicazione e raccolta fondi, sulla digitalizzazione e sui processi di innovazione sociale generati, proprio per offrire una fotografia la più accurata e aggiornata possibile di quel comparto della struttura sociale nazionale che ha mostrato una notevole incidenza sulla crescita dell’occupazione e sul ripensamento del modello di welfare del nostro Paese.
Una novità di questa terza edizione è la possibilità di avvalersi di una nuova base di dati amministrativi: il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), istituito con il Decreto Legislativo n. 117/2017 (Codice del Terzo Settore) che rappresenta una svolta fondamentale per la raccolta e l'analisi dei dati relativi all'economia sociale in Italia. Questa nuova fonte amministrativa offre una panoramica completa e aggiornata del settore, integrando e arricchendo le informazioni già disponibili attraverso il censimento Istat sulle istituzioni non profit.
A differenza del censimento Istat, che fornisce un’istantanea periodica del settore, il RUNTS offre un flusso continuo di dati, permettendo di monitorare l'evoluzione dell'economia sociale in tempo reale. Questo consente di valutare con maggiore precisione l'impatto delle organizzazioni del Terzo Settore (ETS) sulla struttura produttiva italiana, identificando le loro aree di intervento, le loro risorse e le loro attività.
Il RUNTS si distingue nel panorama europeo per la sua natura di registro unico e centralizzato. Mentre molti paesi europei si affidano a una combinazione di registri settoriali, indagini statistiche ad hoc o sistemi di rendicontazione meno integrati, l'Italia ha optato per un sistema che mira a raccogliere in un’unica banca dati le informazioni relative a tutte le tipologie di ETS. La Francia ad esempio dispone di un sistema gestito dalle prefetture di registrazione delle associazioni e di alcune indagini statistiche specifiche sull'economia sociale. Tuttavia, non esiste un registro unico che integri tutte le informazioni. Mentre in Spagna, ad esempio, esiste un quadro normativo avanzato sull'economia sociale, ma la raccolta di dati risulta ancora frammentata a livello regionale, con registri specifici per cooperative, società di lavoro e altre entità. La Germania si affida principalmente a indagini statistiche e a sistemi di rendicontazione delle singole organizzazioni, senza un registro centralizzato comparabile al RUNTS. Tale pur incompleta comparazione evidenzia l’originalità del RUNTS, che mira a superare le frammentazioni informative presenti in altri contesti europei, offrendo una visione più coerente e completa dell'economia sociale.
Disporre di un quadro informativo più accurato è anche uno degli obiettivi del Social Economy Action Plan (SEAP) della Commissione Europea che riconosce il ruolo cruciale dell'economia sociale nel promuovere uno sviluppo economico e sociale più inclusivo e sostenibile. Per monitorare l'attuazione del SEAP e valutare l’impatto delle politiche a sostegno dell'economia sociale, è fondamentale infatti disporre di dati statistici di alta qualità.
Il RUNTS, in modo integrato ai dati Istat, risponderà sempre più e sempre meglio a tale necessità, in particolare per raccogliere alcune sfide importanti che interpellano la statistica pubblica del terzo settore: in primo luogo emerge la necessità di produrre dati per valutare il contributo dell’economia sociale alla creazione di occupazione, all’innovazione sociale, alla coesione territoriale e alla fornitura di servizi sociali. In tal senso diventa utile identificare le dinamiche del settore, le sfide che le organizzazioni affrontano e le opportunità di crescita. In secondo luogo, occorre supportare la definizione di politiche pubbliche basate su evidenze empiriche, che rispondano efficacemente alle esigenze dell'economia sociale.
La disponibilità di dati affidabili e comparabili a livello europeo sarà sempre più essenziale per comprendere il ruolo dell'economia sociale nel contesto europeo e per promuovere una collaborazione efficace tra gli Stati membri. Il RUNTS può contribuire, infine, a promuovere un’economia «civile», in cui la creazione di valore economico è strettamente connessa alla generazione di valore sociale condiviso e di prosperità pubblica. Questo approccio, che affonda le radici nella tradizione della scuola di economia civile di Antonio Genovesi, sottolinea l’importanza di un’etica della responsabilità e della solidarietà nel mondo economico: la pubblica felicità è il grande oggetto, a cui tutte le discipline, tutte le arti, tutte le cure, e tutti i pensieri dei buoni cittadini si devono indirizzare, «la felicità o è pubblica o non è».
Caricamento commenti
Commenta la notizia