Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Contenuto sponsorizzato a cura di SPEED

Gds Economia

Dragotto corre ancora: «Le idee non hanno confini»

Un’eccellenza siciliana nel mondo. A 87 anni, il fondatore e presidente di Sicily by Car racconta la sua impresa, l’amore per la terra natale e i sogni che non smettono mai di guidarlo: «Voglio fare del bene per la comunità»

Tommaso Dragotto, fondatore e presidente di Sicily by Car, la compagnia di autonoleggio che porta in giro il nome della Sicilia nel mondo, potrebbe scrivere non un libro ma... un’enciclopedia tra idee imprenditoriali, beneficenza, discese in campo (anche in politica) ma soprattutto perchè a 87 anni è ancora un fiume in piena. Sale in un aereo e scende, da Palermo a Shanghai. Senza sosta. Presidente di una società, ormai quotata in Borsa, che ha saputo coniugare l'amore per la Sicilia con una visione imprenditoriale internazionale.
È appena tornato dalla Cina, cosa l’ha impressionato?
«I fiori, la cura del verde, il rispetto delle cose e della natura...».
E gli affari?
«Stiamo pensando anche a questo».
Sicily by Car è nata nel 1963 con una sola auto. Com'è evoluta l'azienda in oltre 60 anni?
«Siamo partiti da un'intuizione semplice: offrire un servizio di autonoleggio di qualità. Oggi, con oltre 60 uffici in Italia e una flotta di 14.000 veicoli, siamo diventati un punto di riferimento nel settore. Abbiamo sempre puntato sull'innovazione, sulla sostenibilità e sull'amore per la nostra terra. La nostra crescita è stata guidata dalla passione e dall'impegno quotidiano di tutti i collaboratori».
Qual è stato il momento più significativo della sua carriera?
«Senza dubbio, l'espansione in Europa è stata una delle soddisfazioni più grandi della mia vita. Vedere il nostro marchio in città come Nizza, Lisbona, Spalato, Tirana, Malta, Palma di Maiorca e Faro è emozionante. È la dimostrazione che le idee non hanno confini, anche partendo da Palermo. È il nostro "scopo finale": portare la Sicilia nel mondo».
Come descriverebbe il modello di business di Sicily by Car?
«Abbiamo adottato un approccio di "regenerative marketing", investendo nella comunità che ci ospita. Non si tratta solo di creare posti di lavoro – oggi siamo circa 600 in Italia e 200 all'estero, con l'obiettivo di arrivare a 1.000-1.200 – ma anche di restituire valore alla società. Crediamo che le aziende debbano contribuire al benessere collettivo, non solo al profitto».
Può parlarci dei progetti sociali che Sicily by Car sta sviluppando?
«Abbiamo in programma due iniziative significative. Un poliambulatorio pediatrico per malattie rare, stiamo ristrutturando e attrezzando un servizio quasi inesistente a sud di Napoli. Vogliamo offrire alle famiglie un punto di riferimento vicino casa. Il progetto sarà pronto entro marzo 2026 e e per raccogliere fondi stiamo organizzando il grande concerto "Sicily for life Gigi & Friends" il 20 e 21 giugno allo stadio Barbera di Palermo con Gigi D'Alessio. Poi, penso sempre agli anziani, alla loro solitudine e ai loro problemi. Il prossimo progetto sarà una struttura per gli anziani, considerati i più bisognosi a causa della solitudine e talvolta anche della povertà. Il nostro obiettivo è aiutarli a vivere dignitosamente gli ultimi anni della loro vita. Il progetto sarà pronto entro il 2027 e sarà intitolato a mia madre. Questi progetti nascono da un desiderio profondo di fare la differenza, non per ricevere riconoscimenti, ma per dare un contributo concreto alla comunità».
Qual è la sua visione per il futuro di Sicily by Car?
«Vogliamo consolidare la nostra presenza in Europa con il brand Sicily by Car. La concorrenza? Non ci preoccupiamo. Noi puntiamo sulla qualità, sull'innovazione e sull'amore per la nostra terra. Come dico sempre, "Amuninni", andiamo a conquistare il mondo, un passo alla volta».
Sicily by Car cerca di distinguersi dai suoi concorrenti sul mercato. Come?
«La differenza principale messa in risalto è il servizio offerto, che va "oltre il prezzo". Si punta sull'accoglienza, sulla gentilezza, e sull'efficienza. L'obiettivo è rendere il cliente quasi un "amico", fornendo informazioni utili ed essendo sempre pronti a risolvere immediatamente eventuali problemi. Un principio guida per il training del personale è "non fare agli altri quello che non vuoi che sia fatto a te". L'azienda ritiene che i clienti siano disposti a spendere anche qualcosa in più pur di ricevere questo livello di servizio».
L'identità siciliana e l'orgoglio dell'espansione...
«L'azienda si presenta come un simbolo della Sicilia in Europa e un emblema della "Sicilia internazionale". Portare il nome "Sicilia by Car" in città europee come Nizza, Lisbona, Spalato, Tirana e Malta è considerato una delle cose più belle della mia vita. C'è un grande orgoglio nel vedere una società siciliana espandersi nel territorio europeo, cosa che non si ricorda sia mai avvenuta prima. Per alcuni clienti, scegliere Sicily by Car significa lasciare i piccioli in Sicilia, mostrando una lealtà verso l'azienda per la sua origine. Vedere il marchio Sicily by Car all'estero accanto a multinazionali viene percepito come motivo di orgoglio e un'immagine positiva della Sicilia».
Si parla tanto di futuro dell’auto e soprattutto di elettrico, un settore di che fa molto discutere...
«Croce e delizia. Sono stato fra i primi a dotare l’azienda di auto elettriche. Ne ho comprate subito 200, quando ancora nessuno parlava di elettrico e di green. Solo che ancora non c’erano le colonnine nelle città. Così abbiamo dotato la Sicilia di colonnine di ricarica. Ma oggi sa qual è il problema? Proprio la carenza di colonnine. Tutti ne parlano, ma se la rete di ricarica non si implementa l’elettrico a ricarica difficilmente potrà svilupparsi adeguatamente».
Una parola per lei e due parole per i giovani.
«Un obiettivo esplicito è quello di dare un esempio ad altri imprenditori che non capiscono o non vogliono capire l'importanza di reinvestire una parte degli utili a beneficio della comunità. Inoltre, l'esperienza di successo di un'azienda partita dal Sud e arrivata in Europa vuole essere un esempio concreto per le scuole e i giovani, dimostrando che i sogni possono essere inseguiti e realizzati anche partendo dalla Sicilia, attraverso intelligenza, sacrificio, lavoro e impegno».
----------------
Da una Fiat 1300 nel 1963 a una flotta di 14 mila veicoli

Sicily by Car è una delle realtà più emblematiche dell’imprenditoria siciliana, simbolo di come una piccola idea possa crescere fino a diventare un marchio riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Fondata nel 1963 da Tommaso Dragotto, l’azienda ha saputo coniugare l’amore per la Sicilia con una visione imprenditoriale innovativa, diventando un punto di riferimento nel settore dell’autonoleggio. Tommaso Dragotto, dopo aver conseguito il diploma di Capitano di Lungo Corso e aver lavorato come Ufficiale nella Marina Mercantile, ha deciso di intraprendere la carriera imprenditoriale. Nel 1963, con l’acquisto di una Fiat 1300 usata, ha avviato l’attività di noleggio auto, dando vita a Sicily by Car. L’azienda è cresciuta rapidamente, espandendosi prima a livello regionale e poi nazionale, grazie alla qualità del servizio e alla capacità di adattarsi alle esigenze del mercato. Nel 1997, Sicily by Car ha acquisito la società Auto Europa, ampliando la propria flotta e la rete di uffici in Italia e all’estero. Nel 2023, l’azienda ha raggiunto un fatturato di 136 milioni di euro, con oltre 14.000 veicoli e circa 600 dipendenti distribuiti in più di 60 uffici in Italia. Sicily by Car ha sempre puntato sull’innovazione, adottando soluzioni tecnologiche avanzate e offrendo servizi che rispondono alle esigenze di una clientela sempre più attenta alla sostenibilità. Nel 2017, l’azienda ha lanciato l’iniziativa Eco Tour di Sicilia, rendendo la regione la prima in Europa con una rete diffusa di auto elettriche. Oggi Sicily by Car offre una vasta gamma di veicoli rispondendo così alla crescente domanda di soluzioni di mobilità sostenibile. L’azienda ha inoltre introdotto la possibilità di noleggiare veicoli senza carta di credito, utilizzando carte di debito, bancomat o prepagate. Parallelamente all’attività imprenditoriale, Tommaso Dragotto ha fondato la Fondazione Tommaso Dragotto, con l’obiettivo di promuovere iniziative culturali, artistiche e sociali in Sicilia. Tra i progetti più significativi della Fondazione vi è la pubblicazione del libro d’arte Sicily My Life, premiato dall’Osservatorio Monografie d’Impresa nel 2014, e la produzione del docu-film Terra Madre, presentato in occasione di EXPO 2015. Inoltre, l’azienda ha avviato progetti a sostegno della comunità, come la creazione di un poliambulatorio pediatrico anche per malattie rare (nascerà a Palermo, nei locali dell'ex Imi Villa Belmonte in convenzione tra il Policlinico Giaccone e la Fondazione Tommaso Dragotto, approvata dall'assessorato regionale della Salute). Nel futuro c’è l’idea di una struttura per anziani. Nel 2023, l’azienda ha fatto il suo ingresso nella Borsa, un traguardo che ne testimonia solidità e crescita.

_____________

Un settore in crescita e in evoluzione

Il settore dell’autonoleggio in Italia e in Europa sta attraversando una fase di trasformazione significativa, guidata da cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, dall’evoluzione delle normative ambientali e dall’innovazione tecnologica. Questo articolo esplora le dinamiche attuali del mercato, i numeri chiave e le prospettive future, con particolare attenzione alla transizione verso la mobilità elettrica e sostenibile. In Italia, il settore dell’autonoleggio ha registrato una crescita costante negli ultimi anni. Nel 2024, la flotta di veicoli a noleggio ha raggiunto 1,4 milioni di unità, rappresentando circa il 28% delle nuove immatricolazioni. Nel 2025, questa percentuale è aumentata, consolidando il ruolo centrale del noleggio nel panorama automobilistico nazionale. Il settore ha generato un giro d’affari di quasi 15 miliardi di euro nel 2024, con un fatturato di 1,5 miliardi di euro per il noleggio a breve termine, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. Il noleggio a lungo termine continua a essere il segmento trainante, rappresentando oltre il 70% del mercato, con una clientela composta principalmente da aziende (76%), seguita da privati (14%) e pubbliche amministrazioni (10%).