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In Italia la mortalità infantile è in calo: è tra le più basse al mondo

Giù anche i ricoveri sotto i 17 anni ma al Sud i numeri restano alti

ROMA. In Italia i tassi di mortalità infantile e adolescenziale sono tra i più bassi al mondo, e anche per quanto riguarda i ricoveri pediatrici i numeri sono in continuo miglioramento. Lo afferma la Relazione sullo Stato Sanitario del paese presentata dal ministero della Salute. Secondo il Rapporto, nel Paese nel 2011 ci sono stati 3,1 morti infantili ogni 1000 nati, in diminuzione rispetto al 3,2 dell'anno precedente. Nella fascia di età tra 1 e 4 anni i morti sono stati invece 1,32 ogni 10mila abitanti.

«A livello territoriale, i dati - si legge - continuano a evidenziare una più elevata mortalità infantile nelle Regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del Nord, 3,9 decessi ogni 1000 nati vivi contro 2,9». Lo stesso trend, sottolinea il documento, si vede nei ricoveri pediatrici. «I dati del 2012 confermano la riduzione, in atto ormai da diversi anni, dei tassi di ospedalizzazione riguardanti tutte le fasce di età inferiori a 18 anni. A livello regionale vi son ancora differenze piuttosto rilevanti: quasi tutte le Regioni del Mezzogiorno fanno registrare tassi più elevati della media nazionale».

Se si guarda ai ricoveri fino a 17 anni le regioni che ne hanno meno sono Veneto e Friuli Venezia Giulia, sotto i 45 per mille abitanti, mentre la Puglia sfiora i 90 seguita da Basilicata e Abruzzo.

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