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Lo stress da lavoro provoca depressione: a rischio un europeo su quattro

Tra le cause orari lunghi, mansioni ripetitive, mobbing

BRUXELLES. Un lavoratore europeo su quattro è stressato e questo incide negativamente sulla sua salute. È quanto evidenzia il rapporto Eurofound e EU-OSHA dal titolo "Healthy Workplaces Manage Stress". Le cause principali dello stress da lavoro sono lunghi ed intensi orari di lavoro, mansioni ripetitive, scadenze troppo serrate, sbilanciamento del rapporto lavoro-vita privata, violenza verbale e mobbing da parte del propri colleghi o persone terze. Le conseguenze sulla salute di troppo stress possono essere il cosiddetto "burn-out", ansietà e depressione, ma ci sono anche ricadute fisiche come pressione alta, insonnia, acidità e mal di schiena.

Secondo il rapporto, il problema non è ancora sufficientemente affrontato dai datori di lavoro: a fronte del 79 per cento delle aziende che si dicono preoccupate del fenomeno e delle sue ricadute sul personale, meno del 30 per cento ha preso dei provvedimenti appropriati (40-50 per cento delle grandi aziende e 20-30 per cento delle piccole). Secondo Christa Sedlatschek, direttrice di EU-OSHA - l'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro - "il rapporto mostra come i rischi derivanti dallo stress siano affrontabili allo stesso modo dei tradizionali pericoli alla sicurezza sul lavoro".

Secondo Juan Menéndez-Valdés, direttore di Eurofound - la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro - si tratta anche di una questione di performance lavorativa: "Ridurre i rischi psicosociali e proteggere la salute dei lavoratori è fondamentale per prevenire le fuoriuscite anticipate dal mondo del lavoro".

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