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Combattere l'obesità dei bambini? Ecco come

Si tratta di cambiare le abitudini alimentari dei giovanissimi a partire dall'eliminazione nelle scuole dei distributori automatici di merendine, bevande gassate, noccioline salate

TORINO. Patto tra le Regioni per combattere l'obesità dei bambini: è quanto auspicano tutti gli assessori regionali all'Agricoltura che al Salone del Gusto di Torino, hanno approvato all'unanimità un protocollo che sarà esaminato dalla conferenza Stato-Regioni. In sintesi si tratta di cambiare le abitudini alimentari dei giovanissimi a partire dall'eliminazione nelle scuole dei distributori automatici di merendine, bevande gassate, noccioline salate. Al loro posto ne sarebbero installate altre per forniscano yogurt, frutta fresca, panini farciti con ingredienti di qualità. La notizia, diffusa stamattina su alcuni quotidiani, è destinata a suscitare dibattito. In Piemonte, infatti, era già stata presentata una proposta di legge regionale che andava nella stesa direzione salutista, ma rimase nel cassetto, considerata la protesta, in particolare delle aziende delle macchine distributrici.

A proporre il nuovo protocollo è stato l'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, che ha sottolineato l'urgenza di provvedimenti a tutela della salute dei bambini e degli adolescenti. L'assessore ha anche osservato che dei 250 mila decessi all'anno per tumori, una grande parte è legata proprio a un consumo sbagliato di cibi sbagliati.

Intanto, per guidare il consumatore verso un'alimentazione più sana arriva Nuna, un'app in grado di aiutare il consumatore a far la spesa nel rispetto della dieta mediterranea. È Nuna, il navigatore nutrizionale disponibile gratuitamente su Apple Store e su Google Play Store per dispositivi mobili iOS e Android, concepito da Alessandro Casini, professore associato di gastroenterologia e nutrizione umana presso il dipartimento di medicina sperimentale e clinica dell'Università di Firenze e Alessandro Tozzi, dirigente medico in gastroenterologia dell'Asl 11 di Empoli, fondatori di Nunacode srl, spin-off accademico dell'Ateneo di Firenze.

Nuna, frutto di 5 anni di ricerche, si basa su un algoritmo che raccoglie ed elabora informazioni in grado di formulare indicazioni utili nella scelta degli alimenti più sani. Così il consumatore può selezionare i prodotti alimentari fotografando il codice a barre, cliccando la voce all'interno di una lista già definita dal navigatore nutrizionale, o cercando il prodotto nell'apposito campo. Per ciascuna selezione Nuna dà una risposta con gli stessi colori del semaforo: se il colore è verde, l'alimento risponde alle necessità nutrizionali del consumatore, giallo significa permesso con riserva, mentre rosso non è

consigliato.

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