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I padri più pigri dei figli: sempre più bimbi vanno a scuola a piedi

La foto della mobilità nel Belpaese è scattata dall'Istat alla vigilia della Giornata nazionale del camminare organizzata da FederTrek promuovendo, domenica 12 ottobre, passeggiate ed escursioni lungo tutto lo Stivale

ROMA. I padri sono più pigri dei loro figli. Se oltre un terzo dei bambini fino a 13 anni va a scuola a piedi, una buona abitudine per la salute ma anche per l'ambiente, a scegliere di camminare per raggiungere il luogo di lavoro sono solo l'11,5% degli italiani, la maggior parte dei quali preferisce l'auto a qualsiasi altro mezzo. La foto della mobilità nel Belpaese è scattata dall'Istat alla vigilia della Giornata nazionale del camminare organizzata da FederTrek, che punta a sensibilizzare i cittadini e le istituzioni su temi come la riduzione dell'inquinamento e la qualità della vita nelle aree urbane promuovendo, domenica 12 ottobre, passeggiate ed escursioni lungo tutto lo Stivale.

I dati Istat, relativi al 2013, indicano che ad andare a scuola a piedi sono il 33,2% dei bimbi fino a 5 anni, il 38,4% dai 6 ai 10 anni e il 41,7% tra gli 11 e i 13 anni. Ampliando lo sguardo, raggiungere scuole o università con una passeggiata si mostra come un trend in crescita: sono il 29% degli studenti contro il 25,9% del 2009. Il 70,6% continua a usare uno o più mezzi di trasporto, in particolare l'auto. Il motociclo è scelto dall'1,9% e la bicicletta dal 2,4%. L'essere accompagnati a scuola in auto è prerogativa dei bambini - il 57,1% per i piccoli fino a 5 anni, il 47,5% per i bambini delle elementari e il 38,7% per i ragazzi delle medie - mentre crescendo si scelgono altri mezzi di trasporto.

La situazione è diversa se si tratta di andare al lavoro: solo l'11,5% delle persone occupate da 15 anni in su va a piedi mentre l'88%, complici forse le maggiori distanze e la necessità di risparmiare tempo, usa un mezzo di trasporto. Per quasi sette persone su dieci ciò vuol dire mettersi alla guida di un'auto privata, mentre il 5,4% viene accompagnato da qualcun altro.

Sulle due ruote a motore si sposta il 3,5% dei lavoratori e il 3,8% inforca in bici. Per i mezzi pubblici si va dall'1,9% di pullman o corriera al 6,1% di tram e bus. Bici e trasporto pubblico predominano nei comuni non metropolitani con oltre 500mila abitanti, mentre il camminare è più diffuso nei piccoli comuni sotto i 20mila abitanti. In questo quadro le donne dimostrano di compiere scelte più sane: il 13,6% va al lavoro camminando contro il 10% degli uomini, il 4,4% usa la bici (3,4% tra gli uomini) e il 9,3% sfrutta i mezzi pubblici, che invece sono usati da appena 3,9% degli uomini, il 71,8% dei quali si sposta con l'auto privata a fronte del 64,6% delle donne.

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