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Donne impegnate per i cani «trovatelli» di Agrigento

AGRIGENTO. Una task force di donne si prende cura dei cani abbandonati. Sottraggono tempo alla famiglia, sborsano contanti per far fronte alle spese e si mobilitano, dormendo poche ore a notte, per allattare i cuccioli, somministrare farmaci a quelli ammalati e accompagnare in aeroporto quelli che, richiesti da famiglie del Nord, vanno dati in pre-affido. Volontari disposti a tutto, anche a fare dei calendari, poi venduti in giro, oppure realizzare lavori all'uncinetto e ricami, sempre per incassare qualche euro.
Grazie ai fondi raccolti con il 5 per mille, le cene di beneficienza di fine anno, le uova di Pasqua e i soldi che arrivano dai «simpatizzanti» del Nord - anche in questo caso, donne per la maggior parte - l'associazione Aronne riesce a prendersi cura di 200 cani. In circa due anni, però, Aronne è riuscita a fare adottare ben 65 cani che adesso vivono in Costa Azzurra. Soddisfazioni certo, perché gli animali, adesso, hanno delle famiglie che si prendono cura di loro con tanto affetto. Ma anche spese, perché oltre ai 150 euro necessari per il viaggio, servono almeno 60 euro per fare il passaporto a ogni animale in partenza.
«L'aiuto arriva soltanto dal Nord, sia per le adozioni che per i fondi che qualcuno ci manda - ha spiegato ieri Jessica Vecchio, una delle socie fondatrici di Aronne -. Soltanto sporadicamente qualche agrigentino chiede cani in adozione, ma quasi sistematicamente dopo due o tre mesi gli animali vengono mandati indietro. Mentre intere cucciolate vengono abbandonate davanti all’ingresso del nostro rifugio».
L'associazione Aronne per prendersi cura degli animali abbandonati, oltre ai posti disponibili al rifugio, ha affittato piccoli recinti. I volontari invece si portano a casa i cuccioli da allattare o, se ammalati, da curare. Le terapie mediche, del resto, al buio dei recinti non potrebbero essere fatte. Gli storici volontari di Aronne sono il presidente Sandro Fanara, Jessica Vecchio, Maria Daina, Emanuele Cipolla, Lilly Alba, Valeria Russo, Chiara Arcuri, Sabrina Viccica. Con grande dedizione aiutano anche Cettina Bonomo, Silenia Caruana, Francesca Mossuto, Simona Mongiovì, Lisa Salvato, Rossana Cucchiara, Graziella Cassetti, Dario Cino Pagliarello, Giovanna Palmisano, Lilli Russo, Stefanie Verona, Leonardo La Porta, Filiana Licata. «Abbiamo debiti con tutti - spiega Jessica Vecchio - . Ogni 10 del mese, spendiamo 2700 euro per il mangime; con i veterinari abbiamo circa 12 mila euro di debiti e, ancora, 7 mila euro con una farmacia». E le istituzioni, in tutto questo, che aiuto danno? «Soltanto il Comune di Agrigento, che ci ha affidato dei cani, sporadicamente - dice Vecchio - ci dona piccole cifre. Soldi, purtroppo, non ce ne sono e personalmente sono stanca di umiliarmi senza ottenere niente». La battaglia dei volontari di Aronne è però quella delle adozioni e dopo il pre-affido e i controlli di verifica dopo un mese, si materializzano.
«Invito gli agrigentini, - conclude Jessica Vecchio - anche una volta a settimana, a venire a prendere un cane a farlo passeggiare anche davanti al rifugio oppure donare farmaci: un antibiotico, appena due compresse o degli antidolorifici. Possono, se solo volessero, contribuire in mille modi, anche fornendoci quello che non usano più: con una coperta piena di buchi io riscaldo una cucciolata. Non per forza denaro, vanno bene anche ceste o sciroppo per la tosse, pure quello usato per i bambini».

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