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Il citofono diventa tablet Apparecchi senza cavi e fili

Ultrapiatti, a colori, ipertecnologici e con un occhio all’estetica. I dispositivi più moderni concepiti per rendere visibili le immagini anche sullo schermo di pc e smartphone

PALERMO. Ultrapiatti, a colori, ipertecnologici e con un occhio all’estetica. I videocitofoni di ultima generazione indossano sempre più spesso le sembianze di moderni tablet, funzionali, nel loro piccolo, alla sicurezza di stabili, singoli appartamenti e unità abitative unifamiliari.
I dispositivi più moderni sono concepiti per rendere visibili le immagini anche sullo schermo del proprio computer o su quello del proprio smartphone. Per i cultori della sicurezza disposti a sborsare anche cifre esorbitanti, sono in commercio persino impianti dotati di sistema di controllo delle impronte digitali o di sensori di movimento che intercettano chiunque si avvicini al videocitofono ancor prima di suonare il campanello.
Tra le funzioni più ordinarie anche quella di immagazzinare in memoria, come in una sorta di segreteria telefonica, le immagini captate dai dispositivi entrati in funzione in propria assenza. Per mandare definitivamente in soffitta i vecchi citofoni, ad ogni modo, occorrerà ancora del tempo: «La difficile congiuntura economica del periodo incide doppiamente sulle vendite dei nuovi articoli, più costosi e più congeniali ad edifici di nuova costruzione o ad immobili in ristrutturazione, laddove entrambi, per motivi differenti, scarseggiano». A parlare è Pietro Ciaramitaro, promotore tecnico commerciale su Palermo e su tutta la Sicilia della Vimar Group, azienda vicentina di antica tradizione nell’ambito dell’elettronica, da qualche anno in espansione anche nella video-citofonia.
È di appena tre mesi fa l’ultima creazione della casa di Marostica: si tratta del «Tab free», il videocitofono vivavoce concepito per fare a meno di cavi e cornetta, evoluzione del Tab, dispositivo dotato di analoghe funzioni, prodotto dalla Vimar un paio di anni fa. Entrambi i Tab sono dotati di spessore ultrasottile, design moderno ed elegante, display a colori da 3,5 pollici ad alta definizione, dispositivo in grado di comunicare anche con i portatori di apparecchio acustico e tastiera capacitiva che consente di attivare i comandi sfiorando i tasti soft action con retroilluminazione a led.
Quattro le funzioni standard previste: autoaccensione, apertura serratura, accensione luce scale ed esclusione suoneria. «Possibile anche il collegamento con altre postazioni interne ed esterne, ivi compresa l’installazione di più di una telecamera: tutto questo – spiega Ciaramitaro - grazie alla tecnologia a due fili, passando dall’analogico al digitale. Tra i punti di forza dei Tab anche la facilità di installazione, i tre anni di garanzia e la sicurezza del made in Italy. Anche i prezzi si sono notevolmente abbassati ed escludendo il montaggio non si superano i 400 euro».
Molto sensibili ai costi dei videocitofoni più innovativi alcuni rivenditori: «Il cliente – dice Francesco Sparla della Domus elettroforniture di Marsala - tende ancora a privilegiare la citofonia alla video-citofonia, assicurandosi un kit di base a soli 50 euro. D’altra parte per far attecchire i prodotti più nuovi occorre più tempo».
I modelli Comelit sembrano attecchire nell’intera provincia di Trapani: «Il modello più venduto è il Magis – dice Marcello Mancuso, agente di zona -, il più innovativo il Planux Lux». Quest’ultimo si distingue per il suo design (basti pensare alla versione con superficie in cristallo) e tecnologia, in virtù di un monitor high-tech multi-funzione con la possibilità di personalizzare menù e melodie: «Piace per versatilità e rapporto qualità prezzo« confermano dalla Ediltutto srl di Alcamo. Da una rapida indagine tra i grossisti rivenditori emerge peraltro come ogni piazza abbia il proprio mercato: «A Palermo – sottolineano dall’Ufficio commerciale della Strano Srl, azienda leader nel settore tra Sicilia e Calabria - va molto il marchio Urmet, sul podio insieme alla video-citofonia della Comelit e della Bticino. Tra le varie aziende i prezzi sono grosso modo allineati. Il modello più venduto in assoluto è il più tradizionale ”Signo” della Urmet; quello più proiettato al futuro, con annesso sistema di domotica, è il multimediale ”t-Modo”, connesso alla rete Wi-Fi , totalmente portatile e collegato in rete per una comunicazione anche a distanza attraverso computer e smartphone».

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