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Tutela della Caretta-caretta Campi estivi, iscrizioni al via

Parte il «Progetto tartarughe»: al centro di recupero di Lampedusa e nella riserva naturale di Siculiana nei mesi caldi si svolgeranno le attività dei volontari

PALERMO. Voglia di viaggiare e passione per gli animali insieme: è il turismo responsabile del Wwf per la tutela e la salvaguardia delle specie protette. In Sicilia, via al «Progetto Tartarughe»: a Siculiana e a Lampedusa aperte le iscrizioni per i campi estivi di volontariato per la protezione della Caretta-caretta.
Sole e mare sì, ma in una vacanza ambientalista. Sono i campi estivi organizzati dal Wwf nelle oasi e riserve italiane. In Sicilia, mete più ambite sono le spiagge agrigentine: Siculiana, con la sua Riserva naturale orientata di Torre Salsa, e Lampedusa, dove si trova il centro di recupero delle tartarughe marine. Protagonista e polo d'attrazione per volontari e giovani è la Caretta-caretta, tartaruga marina mediterranea, specie a rischio d'estinzione che popola anche i mari siciliani. Un'iniziativa del Wwf, intitolata appunto «Progetto Tartarughe», è finalizzata alla salvaguardia delle tartarughe marine. Diverse le azioni di tutela della specie: a mare, dove avviene il recupero, la marcatura e la liberazione di esemplari accidentalmente feriti e poi curati nei centri di recupero; nelle spiagge, attraverso la protezione dei luoghi di nidificazione delle tartarughe femmine e l'attività di informazione e sensibilizzazione di bagnanti e cittadini. A mettere in pericolo la vita di questi animali la pesca e il traffico di grandi imbarcazioni turistiche. «La cementificazione, il degrado delle coste e soprattutto la pesca costituiscono le principali minacce per questa specie - spiegano dal Wwf Italia -. Basti pensare alle reti a strascico, gli ami dei palangari e le reti fisse, dalle quali un gran numero di tartarughe viene catturato accidentalmente, causando la morte di più di 40 mila tartarughe l'anno». La Caretta-caretta è presente in tutto il mar Mediterraneo e la tutela delle acque e delle coste siciliane è dunque fondamentale per evitare l'estinzione della specie. Per questo nell'ambito di «Progetto Tartarughe», il Wwf organizza dei campi estivi di volontariato finalizzati a salvaguardare gli esemplari feriti rinvenuti in mare ma anche i rarissimi nidi in cui le femmine depositano le uova. In Sicilia, i volontari hanno già dato il via alle iscrizioni in vista delle vacanze di luglio e agosto. I campi di volontariato si terranno a Siculiana, all'interno della Riserva naturale di Torre Salsa e a Lampedusa, dove c'è il centro siciliano di recupero delle tartarughe marine. Come spiega Andrea Luraghi, coordinatore dei campi estivi della Riserva di Torre Salsa, organizzati dall'associazione «Archelon»: «Impareremo a riconoscere le tracce della tartaruga marina Caretta-caretta, sorvegliando il tratto di spiaggia che si estende da Monte Stella a Bovo Marina, per verificare la presenza di nidi in cui qualche tartaruga può aver depositato le sue uova. Una volta avvertiti biologi e studiosi, l'area viene recintata e messa appunto in protezione. Si prosegue poi con l'attività di informazione dei bagnanti e turisti, anche con giochi e intrattenimento in spiaggia. E poi, spazio anche al divertimento e al relax». A Lampedusa, invece, il «Progetto Tartarughe» ha luogo nel centro di recupero delle tartarughe marine, diretto dalla biologa Daniela Friggi: «Ogni anno, in estate accogliamo giovani appassionati e studiosi che, oltre a godere dello splendido mare, ci danno una mano nella gestione del nostro piccolo ospedale e nella cura delle nostre speciali pazienti: le tartarughe». Vacanze a parte, al centro di Lampedusa, tutto l'anno: «Grazie alla collaborazione volontari e pescatori locali - conclude Friggi -, alla marineria di Mazara del Vallo e alle vedette delle forze dell'ordine, molte tartarughe vengono riportate a terra per essere curate e studiate da volontari, veterinari e biologi che portano avanti il sogno di salvare una specie in estinzione».

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