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Samba e allegria, Mina canta i Mondiali di calcio per la Rai

Il testo, scritto da Sanfilippo-Catalani, ironizza sui luoghi comuni del calcio, oscillando tra "viva il parroco" e il "dribbling ubriacante", ma anche citando alcune imprese degli azzurri nelle scorse competizioni

ROMA. Gioca con lo "scambio corto", al "limite dell'area", si abbandona al ritmo di "contropiede, catenaccio, lancio per il cross", modula l'acuto sul "tiro nel sette", accarezza con la voce unica il pallone che, proverbialmente, "è tondo". E' una Mina sorprendente, come sempre, a dare corpo al samba, inedito, "La palla è rotonda", che sarà la sigla della Rai per i Mondiali di calcio del Brasile. Un'operazione - apprende l'ANSA - frutto dell'amicizia tra Massimiliano Pani, figlio e produttore della cantante, e il direttore di RaiSport Mauro Mazza.  Il testo, scritto da Sanfilippo-Catalani, ironizza sui luoghi comuni del calcio, oscillando tra "viva il parroco" e il "dribbling ubriacante", ma anche citando alcune imprese degli azzurri nei Mondiali precedenti: su tutte, "l'urlo del campione" che fa pensare al sigillo di Marco Tardelli sulla finale dell'82 in Spagna, ma anche alla gioia quasi incredula di Fabio Grosso nel 2006. La sigla Rai dura 1'13", il brano (che nei prossimi giorni sarà scaricabile su iTunes) oltre 3 minuti.   Il connubio Mina-Mondiali richiama alla mente Ossessione 70, la bossanova pigra inventata da Fausto Cigliano per i Mondiali di Italia-Germania 4-3, in cui canticchiava distrattamente la formazione azzurra (Alberto-sì, Alberto-sì / Burgnich e Facchetti / con Bertini Rosato e Cera / c'era un gol...). Due anni dopo, il brano ebbe una seconda vita proprio grazie a Mina: la voce che, come si diceva allora, poteva cantare anche l'elenco del telefono, si prestò a recitare la formazione della Nazionale.  L'iniziativa è anche la conferma del sodalizio che lega la cantante a Viale Mazzini, celebrato in questi giorni dalla raccolta cd-dvd 'I miei preferiti - Mina - gli anni della Rai', antologia evento delle sue performance tv selezionate dalla stessa cantante, da Milleluci a Studio Uno, da Senza rete al Musichiere. Materiale mai pubblicato prima, ritratto di un'artista che ha segnato la storia dello spettacolo italiano, un esempio raro di virtuosismo vocale, sex appeal, carisma, naturale capacità di fare intrattenimento.  Un mito che ora accompagnerà l'avventura azzurra ai Mondiali: e se è difficile prevedere quanti proveranno a intonare "La palla è rotonda", è facile scommettere che in tanti la balleranno, trascinati dal ritmo del samba.        

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