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La robotica per grandi e bambini, ecco i Lego di nuova generazione

Sono mattoncini speciali con un processore interno, 16 Mb di memoria flash, 64 Mb di memoria ram e possibilità di funzionamento senza il controllo del computer

PALERMO. Il robot ha sempre affascinato i bambini per la sua capacità di interpretare i comandi in azioni. Dai primi modelli del secolo scorso sino ad oggi la tecnologia ha permesso di ottenere umanoidi sofisticatissimi che da giocattoli si sono trasformati in strumenti propedeutici per l’apprendimento della meccatronica; importantissimo in questo settore l’apporto dei kit di costruzione Lego Mindstorm, disponibili nella nuova versione EV3 dall’inizio di quest’anno. Scatole sorprendenti dove i classici mattoncini sono associati ad ingranaggi e pistoncini guidati da un cuore hi-tech: il mattoncino intelligente EV3. Un pezzo specialissimo che vanta un processore interno, 16 Mb di memoria flash, 64 Mb di memoria ram e possibilità di funzionamento senza il controllo del computer, necessario invece con il sistema precedente NXT. Il cuore EV3 è anche compatibile con dispositivi iOS e Android e integra un sensore infrarosso sfruttabile per controllare in vari modi i robot.

Grazie a questo nuovo mattoncino intelligente qualunque fantasia prende forma e diventa programmabile tramite motori e sensori che fanno muovere, camminare e parlare il robot, sfruttando wifi e bluetooth. La differenza sostanziale tra i modelli degli anni settanta e quelli attuali sta nell’approccio da parte degli adolescenti del nuovo millennio che essendo cresciuti in una società in cui le tecnologie digitali sono ampiamente diffuse, dimostrano una predisposizione naturale nei confronti di dispositivi comandabili via radio. Ma spesso i ragazzi fanno un uso passivo di queste tecnologie disconoscendone le effettive potenzialità.
Così due ingegneri meccanici palermitani, Massimo Bonomo, esperto di energie rinnovabili e nuove tecnologie, e Barbara Martuscelli, docente di discipline meccaniche e tecnologia nelle scuole secondarie superiori, hanno pensato che per sopperire a queste carenze è necessario che i più giovani apprendano come funzionano i dispositivi tecnologici di uso comune e come possono adattarli alle loro effettive esigenze, ed hanno attivato dei corsi di robotica per ragazzi da 8 a 14 anni per rendere più accattivante ed allo stesso tempo più efficace lo studio di discipline complesse come la meccanica, l’elettronica e l’informatica.
«Così una disciplina come la robotica, che è una branca dell’ingegneria, più precisamente della meccatronica, può essere affrontata in maniera semplice già a partire dagli 8 anni grazie a questi stupefacenti kit come il nuovo Lego Mindstorms EV3, che consente a tutti di costruire a casa propria un vero robot programmabile con il computer e interfacciabile con uno smartphone tramite connessione bluetooth. Con questo kit i ragazzi, ma anche gli adulti, possono costruire diverse tipologie di automi, da quelli con sembianze umanoidi a dispositivi ludici che risolvono il cubo di Rubik, fino a prototipi di stampanti e frese 3D». Queste le parole dell?ingegnere Bonomo che ha voluto portare a Palermo l?’sperienza di attività analoghe messe a punto a Torino, Milano ed in Svizzera, dove molte scuole partecipano alla Lego League, la competizione di robotica educativa che mette alla prova migliaia di ragazzi in tutto il mondo. «Già diversi corsi, che abbiamo tenuto nei locali del FabLab cittadino, hanno riscosso l’interesse di numerosi ragazzi e prossimamente verranno organizzati workshop per costruire robot più complessi basati su schede Arduino», continua Bonomo sostenuto dalla sua collega Martuscelli che gli fa eco: «Questa metodologia didattica consente anche a ragazzi di 8 anni di apprendere un linguaggio di programmazione al computer in sole 2 ore. In questo modo i ragazzi diventano consapevoli del funzionamento dei nuovi dispositivi tecnologici e si preparano a diventare futuri maker: artigiani del futuro».

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