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Paura dei botti durante le feste Gli esperti: non lasciate i cani soli

Petardi, mortaretti e fuochi d'artificio sono un incubo per i quattrozampe. Partono le campagne di sensibilizzazione delle associazioni animaliste

PALERMO. Petardi, mortaretti e fuochi d'artificio. Per noi rappresentano i tradizionali divertimenti della notte di San Silvestro, per cani e gatti invece i botti di Capodanno sono un vero e proprio incubo. Le feste per i nostri amici a quattro zampe rischiano così di trasformarsi in giornate di paura e stress. I veterinari: «Non lasciarli soli. Fate attenzione a quanto tempo impiegano per riprendersi dallo spavento». Intanto, le associazioni animaliste hanno avviato le prime campagne di sensibilizzazione per dire «No ai botti di Capodanno».
Lo scoccare della mezzanotte che segna l'inizio del nuovo anno, festeggiato allegramente con fuochi d'artificio e frastuoni assordanti, per cani e gatti si traduce in paura, agitazione e disorientamento. Chi ha un quattro zampe in casa sa già che il proprio pet tende a nascondersi o a tremare al boato di tuoni e temporali. A spaventarli i rumori forti e imprevisti, a cui appunto non sono abituati. Le stesse sensazioni, ma ben più accentuate, provano la notte di Capodanno. I botti diventano una vera e propria fonte di stress e panico, le cui conseguenze nel comportamento possono anche durare giorni. «I cani hanno paura - spiega Luisa Li Vecchi, veterinaria dell'Ambulatorio veterinario Giardino Inglese e vicepresidente dell'Ordine dei veterinari di Palermo - e lo confermano i sintomi, non solo del comportamento, come l'agitazione, il tentativo di nascondersi o il tremore, ma anche i malesseri fisici manifesti: affanno, aumento della frequenza cardiaca, tachicardia, aumento della salivazione, talvolta coliti e vomito». Qualche ora prima della mezzanotte, in realtà, qualche botto inizia a udirsi, in qualche caso già dal pomeriggio: «Attenzione se stiamo passeggiando - avverte la Li Vecchi - i cani tendono a fuggire per la paura, quindi mai sganciarli dal guinzaglio e cerchiamo sempre di stargli vicino e rassicurali. Quando è in preda alla paura, non è controllabile e non ascolta». Allo stesso modo, per i proprietari che tengono i cani in giardino, quella notte "proteggiamoli, se non si può proprio tenerli in casa, assicurategli un rifugio sicuro o una cuccia».
Anche se non sembra, quelli a soffrire di più la paura dei botti sono i gatti: «I felini - dice Francesco Cerami, veterinario del centro CeseVet - sono molto abitudinari e qualsiasi cambiamento, soprattutto se improvviso, gli provoca forte stress. A causa dei botti, i gatti possono restare nascosti anche per ore o giorni. Evitiamo di disturbarli nel loro nascondiglio o potrebbero mostrarsi aggressivi». Che i quattro zampe abbiano paura tutto sommato è prevedibile, ma, avvertono i veterinari: «Fate attenzione - raccomanda Luisa Li Vecchi - a quanto tempo impiega il cane prima di riprendersi dallo spavento e quanto durano i sintomi. Se il cane resta impaurito per diverse ore e allora è il caso di chiedere consiglio a un comportamentalista». Rimedi immediati esistono, ma è necessario rivolgersi sempre al veterinario.
Intanto le associazioni animaliste hanno già iniziato a mobilitarsi per dire «No ai botti di Capodanno». La Lida Palermo ha lanciato una campagna di sensibilizzazione su Fcebook. Anche l'Aidaa con «Quest'anno usa la testa, ma anche il cuore» e una petizione per chiedere ai Comuni di vietare l'uso dei botti e un vademecum online per i consigli pratici da adottare per la notte di San Silvestro.

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