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Una buona attrezzatura può salvare la vita

PALERMO. Come per la maggior parte degli sport, anche lo sci necessita dell’attrezzatura adatta al suo svolgimento. L’abbigliamento va scelto secondo un criterio, dal momento che lo sci è uno sport che viene praticato in condizioni atmosferiche non sempre ottimali; il freddo è sempre in agguato, ma anche il sole può giocare brutti scherzi se non ci si protegge bene. «Il consiglio – spiega il maestro di sci, Dario Teri –, è quello di vestirsi a strati, in modo da non sentire né troppo freddo quando siamo fermi, né troppo caldo quando siamo in movimento».
Il vestiario a strati comprende una maglia tecnica, una maglia intima e un micro pile o felpa, il tutto coperto da una tuta da sci o da pantaloni e giacca. «Ai nostri clienti ricordiamo sempre di evitare il cotone, scegliendo, invece, materiali traspiranti», continua Teri. Ma cosa non deve mai mancare? «Il berretto è fondamentale – dice il maestro di sci-. Senza protezione, si rischia il congelamento. Ma anche gli occhi vanno protetti. Bisogna indossare degli occhiali da sole di qualità discreta per ripararsi dai raggi UV: la qualità del sole in montagna è molto più aggressiva e non va sottovalutata. Consigliamo sempre lenti polarizzate con una buona protezione e l’uso, costante, di crema solare per evitare scottature, soprattutto per i bambini». L’attrezzatura vera e propria da sci, invece, comprende gli sci, gli attacchi, gli scarponi e le racchette. Com'è facilmente intuibile, lo sci è l'elemento più critico da scegliere. Sbagliare la scelta di questo elemento può venire a costare molto caro sia in termini prettamente economici sia in termini di prestazioni e di divertimento. «Bisogna cercare di scegliere materiali che anche dall’aspetto risultino moderni e aggiornati –continua Teri -. Esistono, infatti, degli sci che agevolano molto l’apprendimento».

FLA. PE.

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