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Gli alberi di Natale su misura I negozianti: boom di richieste

Iniziativa dei fiorai a Palermo per gli appasionati delle piante vere: possono essere restituite alla fine delle festività. Ma ecco come curarle

PALERMO. Le case si trasformano in location da festa con addobbi e colori scintillanti. Rimane, però, all’approssimarsi delle festività natalizie lo stesso dilemma: albero naturale o abete di plastica? Come ogni cosa, entrambe le scelte hanno dei pro e dei contro. Un albero naturale è bellissimo, profuma la casa e regala un’atmosfera magica, ma ha bisogno di cure. Non è così per quelli artificiali, che possono essere fatti su misura per non occupare troppo spazio negli appartamenti sempre più piccoli. La novità di questi ultimi anni infatti nel settore delle decorazioni natalizie sono gli alberelli confezionati dagli artigiani, spesso fioristi.
Rispetto agli abeti artificiali, che si possono acquistare nella grande distribuzione, sono di qualità migliore e soprattutto possono essere confezionati su misura per adattarsi ad ogni angolo di casa. «Abbiamo ricevuto numerose richieste di questo genere – afferma Ilenia Ammoscato di Vitale Fiori di via Goethe, a Palermo –. I nostri clienti ci chiedono di realizzare alberi molto alti ma non molto ampi, si parte dal metro e ottanta fino ai due metri e quaranta, sempre per risparmiare spazio. Sono artificiali ma sembrano veri proprio per i materiali che impieghiamo per realizzarli. Usiamo la seta, il cotone e plastiche di qualità che non fanno cattivo odore». I prezzi non sono molto esosi, e sicuramente l’alberello su misura potrà essere utilizzato anche nei prossimi anni. Si parte dai 40 euro fino ai 70 euro, poi tutto dipende dalle dimensioni.
Ma in tanti preferiscono addobbare un albero vero, nonostante sia bisognoso di cure e attenzioni. Per chi però ama tenerlo solo per il periodo natalizio, l’associazione Fioristi professionisti di Confcommercio ha lanciato un’iniziativa. Una volta terminate le feste, i fiorai si impegnano a riconsegnare gli alberi alla guardia forestale per favorire il loro ritorno in natura. Questi bellissimi alberi infatti non si adattano benissimo al nostro clima mediterraneo. «Crescono in climi invernali rigidi – afferma Gioacchino Vitale presidente dell’associazione dei Fiorai di Confcommercio -. Pensiamo inoltre che addobbandoli con le luci importiamo altre fonti di calore che di certo non fanno bene». La specie che va per la maggiore è l’abete rosso. Per mantenerlo in vita è necessario optare per qualche piccolo accorgimento. «Ad esempio – afferma Diego Marra dell’omonimo negozio di fiori e alberi di via Marinuzzi ad angolo con corso Calatafimi – si devono mettere dei cubetti di ghiaccio sulla terra la sera, quando si spengono tutte le luci e innaffiare l’alberello per riportarlo alla temperatura ottimale». I costi degli alberi naturali sono più elevati di quelli in plastica. Si parte infatti dalle 40 euro.

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