Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il primo impatto con l’acqua: corsi in piscina anche per neonati

A Palermo si svolgono lezioni che sono dedicate ai bimbi da zero a 36 mesi. I piccoli prendono familiarità con il mondo acquatico attraverso il gioco

PALERMO. Imparare a nuotare attraverso il gioco e far acquisire ai bimbi acquaticità, socializzazione e scoperta del movimento. Questo è l’obiettivo del nuoto baby sempre più consigliato dai pediatri e dalle ostetriche. A Palermo la Polisportiva Belgio organizza corsi acqua baby da per bimbi dai 3 ai 36 mesi. La finalità del corso non è un apprendimento precoce del nuoto ma l'acquisizione di un buon grado di familiarità con l'ambiente acquatico, premessa necessaria per la costruzione del futuro giovane che sarà, così, in grado di «cavarsela da solo» fin dai primi contatti con mare, piscine o fiumi.
Alla Polisportiva Belgio ci sono due corsi, uno per una prima fascia d’età che va dai 3 ai 18 mesi e un altro per una seconda dai 19 ai 36 mesi. «Nel primo gruppo è fondamentale insegnare al genitore le diverse prese con cui guidare il figlio in acqua – spiega l’istruttrice della Polisportiva Belgio Viviana Tumbiolo – prese orizzontali, verticali o di galleggiamento supino, tenendo il bimbo con una mano sotto la testa e una dietro la schiena. È importante coinvolgere i bambini tra loro. Nella seconda fascia l’istruttore insegna gradualmente a staccare il bimbo dal genitore e insegnargli a stare in equilibrio in acqua con tubi o le cinturine. Si insegna ai bimbi a soffiare, si preparano alle prime apnee e ai primi tuffi dal bordo».
«I bambini che provengono da questi corsi quando poi a tre anni possono cominciare ad apprendere a nuotare non hanno problemi di ambientamento all’acqua, riescono a stare in acqua anche senza il genitore in modo autonomo – spiega il coordinatore delle attività sportive della Polisportiva Belgio di viale Strasburgo, Dario Cartaino - I bambini che invece si vengono a iscrivere direttamente a tre anni e hanno un contatto per la prima volta con l’acqua hanno difficoltà a distaccarsi dal genitore e non hanno familiarità con l’ambiente umido della piscina».
Anche alla piscina Sprint si organizzano due corsi; uno è di acquaticità neonatale e l’altro è il fitness in acqua mamma-bebè. Il primo tipo di corsi è dedicato ai bambini che vanno da 0 a 36 mesi e ha come obbiettivo principale quello di farli ambientare in acqua. La vasca dove si svolgono i corsi è riscaldata a più di 30 gradi, la musica di sfondo è rilassante e la luce è soffusa. Il bimbo viene accompagnato in acqua da uno dei genitori mentre l’istruttore in piscina dà istruzioni alle mamme. L’acquaticità neonatale non si può dire ancora nuoto, ma si parla di ambientamento in acqua e gioco. Mentre nel corso di fitness l’obbiettivo è diverso. In acqua entra la mamma con il bimbo e si unisce allo stesso tempo l’attività post parto della mamma al gioco in acqua per i bimbi. In questo tipo di corso possono partecipare i bambini dagli 0 ai 24 mesi. Nella prima parte della lezione il bambino viene tenuto in braccio, nella seconda parte vengono utilizzati salvagenti per il bimbo che sta in acqua e nel frattempo la mamma può fare esercizi per il suo corpo. «Io consiglio di far fare attività natatoria ai bebè perché il bambino si sente libero di muoversi e sperimenta una dimensione diversa – spiega l’ostetrica e istruttrice Rossella Russo che lavoro alla piscina Sprint - In acqua i neonati possono sperimentare anche movimenti che fuori dall’acqua non potrebbero fare con tanta facilità. Si lavora anche sull’attività respiratoria perché li aiutiamo insieme al genitore a cominciare ad andare sott’acqua. Inoltre in acqua il bimbo riesce a muovere tutti i muscoli e così comincia a predisporsi al gattonamento e poi a camminare».

Caricamento commenti

Commenta la notizia