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Volatili, razze rare in Sicilia Autunno ricco di avvistamenti

Caso eccezionale nelle Saline di Priolo, dove è stato individuato un piovanello pettorale, finora diffuso soprattutto nei territori del Nord America e Siberia

Un piovanello pettorale, specie diffusa nel Nord America e in Siberia ma rarissima in Italia, è stato avvistato all'interno della Riserva naturale delle Saline di Priolo, a Siracusa. Il secondo avvistamento in Sicilia, del tutto «eccezionale», l'ultimo risale al 1997. L'esemplare, l'unico registrato finora, è diventato un vero e proprio polo d'attrazione per gli appassionati di tutta l'Isola, che in questi giorni si stanno recando numerosi alla riserva per osservarlo.
«Un americano a Parigi», così è stato definito il giovane piovanello pettorale dai volontari e operatori della Riserva naturale di Priolo, gestita dalla Lipu (Lega italiana protezione uccelli). Un avvistamento del tutto singolare, tanto più se si pensa che l'esemplare, proveniente dai paesi nordici, abbia scelto come luogo in cui sostare proprio un luogo siciliano. Si tratta infatti di un volatile abbastanza diffuso nel Nord America e nel Nord-Est della Siberia. Sarebbe il secondo piovanello avvistato quest'anno: il primo è stato registrato qualche mese fa a Roma. Una presenza che non è facile incontrare: in Sicilia, l'ultimo avvistamento risale addirittura al 1997; i precedenti, in tutto 4, addirittura agli anni Trenta.
Sono passati più di 15 anni, insomma, dall'ultima volta che un piovanello è giunto in terra sicula. Ma sul perché l'animale sia arrivato proprio in Sicilia, ancora si sta cercando una risposta plausibile. «Questo è il periodo delle migrazioni autunnali - spiega Fabio Cilea, responsabile Lipu della Riserva naturale orientata delle Saline di Priolo -. Molte specie di uccelli scendono dal Nord Europa, dove hanno nidificato in primavera, per svernare al Sud, in Africa. Ma l'Italia non è il tipico corridoio attraversato dai piovanelli durante le loro migrazioni». Dunque, la Sicilia non sarebbe neanche terra di passaggio per questi animali. «Tra le spiegazioni alla sua presenza - spiega Cilea - si valuta l'ipotesi che l'esemplare probabilmente si sarebbe staccato dallo stormo migrante dei suoi simili per errore e potrebbe invece essersi unito a qualche altra specie, che si dirigeva però in direzione opposta, cambiando così rotta». Ad ogni modo, se ha deciso di fermarsi proprio a Priolo sarà perché «avrà trovato - commenta Cilea - in questo piccolo lembo di territorio, salvato dalla cementificazione e dalla industrializzazione, un luogo sereno e sicuro dove riposarsi e rifocillarsi prima di riprendere il suo lungo viaggio di migrazione».
Il giovane piovanello è ancora alla Riserva. Numerosi gli appassionati che giungono da tutta la Sicilia e qualcuno anche dall'Italia. L'animale è stato avvistato la prima volta il 6 ottobre, quando anche a Priolo, come in tutta Italia, si stava svolgendo l'European Birdwatching, l'osservazione diretta delle specie volatili durante il periodo delle migrazioni. «Tra ottobre e novembre - conclude Cilea - possiamo osservare esemplari di specie diverse che si incontrano qui una volta l'anno, cioè quando migrano». Anche a Palermo, durante il birdwatching del 6 ottobre, che si è tenuto al Lago Poma, a Partinico, sono stati avvistai esemplari rari: «Un gruppo di 34 spatole - racconta Giovanni Cumbo, responsabile Lipu Palermo - specie non comune in Sicilia, se non durante le migrazioni; aironi, anatre tuffatrici e cicogne».

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