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L’orologio digitale è smart: e adesso dialoga con il cellulare

Vivrà in simbiosi con il telefono, interfacciandosi via bluetooth e comunicando qualunque notifica di sms, twitter o facebook, direttamente sul polso

PALERMO. L’orologio da polso segue la moda e le tendenze del mercato e nei prossimi mesi riperderà le classiche lancette, un po’ come accadde negli anni Settanta quando i display a cristalli liquidi permisero la visualizzazione numerica dell'orario. All'epoca fu una vera rivoluzione, oggi possiamo parlare solo di evoluzione tecnologica.
Perché i nuovi orologi digitali avranno le sembianze di strumenti che già conosciamo e vivranno in simbiosi con il cellulare, interfacciandosi via bluetooth e comunicandoci qualunque notifica di sms, twitter o facebook, direttamente sul polso. Saranno l'oggetto cult di fine anno e Samsung ha anticipato i tempi per arrivare prima del fatidico iWatch Apple annunciato ormai troppe volte da voci di corridoio mai confermate.
Il nuovo smartwatch Galaxy Gear, che sarà presentato ufficialmente il 4 settembre, potrebbe essere il primo dispositivo dotato di uno schermo flessibile, ma per scelta aziendale non avrà l'alloggiamento per la sim e dunque non potrà telefonare; funzionerà invece in abbinamento ad uno smartphone, fungendo così da secondo schermo per navigare in rete o per giocare. Secondo indiscrezioni sarà dotato di una fotocamera da 2 megapixel inserita nel cinturino. Apple invece sembra voglia ancora perfezionare l'iWatch prima di commettere passi affrettati. La casa di Cupertino infatti ha annunciato l'assunzione di Jay Blahnik, un vero e proprio guru del fitness, divenuto uno dei maggiori consulenti Nike nella progettazione del bracciale tecnologico FuelBand. Una figura che porterà valore aggiunto alla progettazione del prossimo orologio digitale marchiato Apple che però potrebbe essere presentato solo nel 2014.
Nel frattempo altri competitor meno noti non hanno perso tempo e promettono di fare piazza pulita prima dell'ingresso sul mercato dei due colossi.
La taiwanese Wime, ha presentato un modello che è possibile anche agganciare alla cintura, costa 129 euro e pesa solo 32 grammi. È utilizzabile con una sim standard e dialoga in bluetooth con l'iPhone o con qualunque altro cellulare Android. Dalla Cina arriva inWatch One, dotato di sistema operativo Android, connettività gsm, fotocamera da 2 megapixel, wifi, radio, gps e slot sim; ma costa circa 290 dollari. A breve arriverà anche il nuovo Sony smartwatch 2, che tra le altre caratteristiche si distingue per l'impermeabilità all'acqua, così i più accaniti potranno navigare sui social network direttamente dalla vasca da bagno.
Per chi non vuole rinunciare alle lancette c'è la proposta del Mondadori Multicenter di Palermo: «In attesa dei nuovi smartwatch che arriveranno prima di Natale, è disponibile ”Cookoo the connected watch”, un modello a metà strada tra tecnologia e tradizione: si possono ricevere le notifiche di chiamate in entrata, chiamate perse, messaggi, email, calendari e avvisi, tag, localizzazioni e notifiche dei social network attraverso una segnalazione luminosa del display o una vibrazione. Costa 129,99 euro, ma è compatibile solo con i dispositivi iOS».

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