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Il «piccione viaggiatore» è solo un mito

Storicamente visti come dei messaggeri, i piccioni viaggiatori in realtà non sono una razza selvatica, ma domestici allevati. Nell’immaginario collettivo, il colombo è considerato corriere o strumento di comunicazione naturale. E prima dell’invenzione del telegrafo lo è stato, già con gli egizi e durante le guerre mondiali. Ma l’idea che il piccione abbia, come sua caratteristica la capacità di spostarsi da un qualsiasi posto ad un altro non è corretta. «Il piccione viaggiatore in natura non esiste - spiega Giuseppe Rannisi della Lipu di Catania -, sono esemplari allevati. Né tanto meno è possibile istruirlo per indicargli una destinazione diversa dalla propria colombaia». L’unico meccanismo valido è quello di liberare un colombo in un determinato luogo e questo tenderà a tornare nella propria colombaia, se ha uova da covare o pulcini da allevare. I cosiddetti piccioni viaggiatori sono oggi utilizzati per feste in piazze e matrimoni, dove vengono liberati o nelle gare fra colombofili e allevatori. In entrambi i casi, si tratta di esemplari allevati che vengono liberati in un posto per poi tornare nella colombaia di provenienza.


A. S.

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