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Ai siciliani piacciono le belghe, per la birra boom del 400%

In continuo aumento la vendita di «bionde» estere nell’Isola. Hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati, nonostante siano le meno pubblicizzate

PALERMO. Ai siciliani piacciono le belghe. Le birre, sia chiaro. Con un incremento delle vendite pari al 400 per cento negli ultimi due anni, queste birre hanno fatto breccia nel cuore del mercato isolano, nonostante siano tra quelle meno pubblicizzate nella regione.
A fornire il dato è Marco Vitale, titolare insieme a Francesco Borrello di Beerproject srl (www.ebeer.it), importante realtà palermitana che si occupa di importazione e distribuzione di birre estere, con un listino che conta migliaia di articoli.
«L’80% del nostro mercato è in Sicilia – esordisce Vitale, che porta avanti il progetto anche con la stretta collaborazione di Ciro Benanti e Francesco Di Giovanni –. Quello ottenuto dalle birre belghe è un risultato eccellente. Tra le più apprezzate ci sono, ad esempio, le birre pluripremiate Trappiste, ossia le brassate dai monaci trappisti all’interno dei monasteri; la più esclusiva è la Westvleteren una vera opera d’arte che, come un buon vino, più invecchia più il suo gusto migliora per intensità e complessità degli aromi. Oltre alle trappiste – continua –, nel panorama birrario sono presenti una molteplicità di tipologie quali birre d’abbazia, Ale, Blanche, Porter stout, Lambic, IPA, Gueuze, fruttate e stagionali».
Tutte birre che, proprio grazie alla loro produzione artigianale, sono in grado di far dimenticare il gusto di quelle tradizionali solitamente riposte nei frigoriferi di ogni casa, per avvicinare il consumatore ad una vera esperienza sensoriale: «Gustare una birra è un momento di assoluto piacere – sottolinea Marco Vitale –, ricercare le fragranze di frutta, di caramello di miele, di cacao, di floreale per poi spaziare nelle nostre rimembranze storiche ritrovando abbinamenti magari dimenticati. In quest’ultimo periodo – conclude – sta cominciando a diffondersi una consapevolezza maggiore, da parte della gente, che il bere birra significa accostarsi ad un vero e proprio culto, sia per quanto riguarda l’estrema qualità che soltanto una birra ben fatta riesce ad esprimere, che alle intrinseche proprietà benefiche che il prodotto possiede».

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