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Lo swing tra natura e cultura, la Sicilia si scopre capitale del golf

L’isola è tra le mete più amate dagli appassionati: sette i centri, dieci i campi. Hanno accolto 92.000 presenze negli ultimi dodici mesi

PALERMO. Forse il golf non è esattamente lo sport più amato in Sicilia, ma la Sicilia è una delle mete più amate per i golfisti di tutto il mondo. Quello che sembra un paradosso, è già realtà. Una realtà chiamata turismo del golf, una realtà che potrebbe diventare, e in parte già lo è, una risorsa importantissima per tutto quanto il settore.
Lo dicono i dati, lo dice un report su quest'argomento del Dipartimento turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana. Le principali strutture recettive dell'Isola dotati di campi da golf hanno accolto 92.000 presenze nell’ultimo anno, dei quali il 63% è composto da turisti stranieri, con una loro permanenza media di 4,4 giorni e con dei feedback estremamente positivi.
Un affare che potrebbe fare benissimo alle casse dell'Isola, e che potrebbe allargarsi a dismisura nei prossimi anni. I luoghi da paradiso per i golfisti già ci sono, e altri ne potrebbero nascere. Sette le strutture, 10 i campi. Alle porte di Sciacca c'è il Verdura Golf & Spa Resort, ormai divenuto in pochi anni dalla sua apertura meta d'obbligo dei golfisti di tutta Europa. Ben 120 ettari sono dedicati al golf con i suoi tre campi da gioco, all’interno di uno splendito anfiteatro tra verde e mare. Nel Ragusano ci sono i campi del Donnafugata Golf Resort, ispirati alle più importanti realtà internazionali e resi unici da panorami naturalistici e storici di primo piano. Sempre ad est c'è il Monasteri Golf Resort e anche il Picciolo Golf Club, a pochi chilometri dall'Etna, dalle incantevoli Gole dell'Alcantara e a Taormina, dove tra l'altro è in progettazione l'apertura di un resort dedicato al golf, così come a Carlentini, nel Siracusano.
Nella costa settentrionale ci sono il Disìo Golf Resort, vicino a Marsala, a due passi dalle Egadi, Mozia, le Saline e Selinunte, e le Madonie Golf Club. A Palermo c'è il villa Airoldi Golf Club, 140 mila metri quadri con le sue 9 buche Par 32 di grande incanto in pieno centro città, a due passi dalla Favorita.
«Non è difficile da capire il perché i turisti stranieri vengono in Sicilia a giocare a golf - dice Giorgio Trupiano, presidente del Villa Airoldi Gold Club - possono praticare questo stupendo sport con un clima meraviglioso tutto l'anno, tra mare, cultura, buona cucina e alloggi meravigliosi. Da qui a cinque anni, se saremo supportati, potremmo veramente fare molto bene. Le strutture del Nord Europa chiudono in inverno, mentre qui siamo aperti tutto l'anno, e potremmo prendere una ricca fetta di mercato che in questo momento, ad esempio, c'è in Spagna. Dovremo anche lavorare sulla promozione tra i siciliani, e qualcosa già si vede. I nostri soci sono in aumento, molti si stanno appassionando e facciamo anche dei corsi per bambini. E i costi non sono proibitivi: l'attrezzatura costa 250 euro circa, mentre quello di giornata magari è ancora alto paragonato alle altre realtà italiane (120 contro 70, ndr), ma anche lì stiamo migliorando. I nostri soci, ad esempio, pagano 60 euro ogni quattro mesi. E il divertimento è assicurato, anche mantenendosi in forma».  

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