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Adozioni di cani a Palermo: è boom, ma molti affidati al Nord

Anno da record per i quattrozampe del canile: in 800 hanno trovato una casa, 200 in più rispetto al 2011. E dallo scorso gennaio nuovo incremento

PALERMO. In aumento le adozioni di cani e cuccioli ospitati al canile municipale di via Tiro a Segno a Palermo. In un anno, circa 800 cagnolini hanno felicemente trovato una famiglia che li ha accolti.
Quasi un boom quello che si è verificato da aprile 2012 ad oggi, se si considerano i numeri degli anni precedenti. Nel 2011, infatti, sono state poco meno di 600 le adozioni, mentre nel 2010 appena 300. Dal mese di gennaio sono circa 400 i cuccioli affidati: una media di circa 100 al mese. Un trend dunque in costante crescita negli ultimi due anni. Ma se è vero che si diffonde la sensibilità verso i nostri amici a quattro zampe, è pur vero però che circa il 70 per cento delle adozioni è avvenuto fuori dall'Isola. Milano, Trento, Venezia, Firenze ed Empoli le città che hanno accolto a braccia aperte gli orfanelli del canile. Circa il 30 per cento, invece, quelli che sono rimasti a Palermo o adottati da famiglie siciliane. «Gli adottanti palermitani - spiega Giusy Caldo, volontaria dell'Ada, l'associazione accreditata a gestire temporaneamente la struttura di via Tiro a Segno - sono soprattutto famiglie con bambini e preferiscono quasi sempre adottare un cucciolo o un cane di piccola taglia». «Più numerosi gli affidatari nel Nord Italia - aggiunge -e questo perché lì è più semplice riuscire a trovare famiglie disponibili o altri rifugi con posti liberi, mentre in città per ora il fenomeno del randagismo è eccessivo e i numeri aumenteranno probabilmente con l'arrivo della stagione estiva».
A favorire un così alto numero di adozioni, soprattutto fuori dai confini siciliani, è la vasta rete di contatti fra animalisti e associazioni di tutta Italia. «Grazie alle relazioni con i volontari animalisti delle altre regioni riusciamo a trovare casa per i cuccioli che altrimenti resterebbero al canile». A facilitare le partenze, la somma di circa 5 mila euro messa a disposizione dal Comune per coprire le spese di viaggio degli orfanelli verso la nuova famiglia. «Un segnale importante verso di noi - commenta Alessandra Musso, responsabile della Lida, un'altra delle associazioni che prestano volontariato in canile -. Dato che sinora questi costi venivano sostenuti con difficoltà da noi volontari oppure qualche volta dagli affidatari. Da due mesi, invece, con questa somma siamo riusciti a coprire le spese del cargo».
Per i cuccioli orfanelli le procedure di adozione restano comunque controllate, sia che avvengano in Sicilia o al Nord Italia: un volontario si reca a casa della famiglia adottante e ne verifica le condizioni. «Abbiamo un modulo pre-affido che facciamo compilare, dove ci sono informazioni sul luogo in cui verrà accolto il cane, su quante ore resterà solo, se si sono avuti già altri animali e altre informazioni simili per conoscere meglio il contesto in cui il cane andrà a vivere una volta adottato». Un questionario importante e che i volontari hanno già chiesto «che venga ufficializzato da Asp e Comune per velocizzare e facilitare gli affidi». Una sorta di black list nazionale è stata inoltre creata dagli stessi volontari animalisti «per segnalare persone che non sono ritenute affidabili per precedenti casi di maltrattamento di animali o di abbandono o perché hanno riportato indietro un cane dopo averlo adottato». Tanti i controlli, insomma, anche post-adozioni per assicurarsi che il cucciolo si trovi in buone mani. «Si punta più alla qualità che alla quantità», conclude Alessandra Musso. E tutto sommato, i numeri per fortuna non mancano. Le foto dei cani e delle loro famiglie adottive sono pubblicate sulla pagina facebook «Adozioni Canile Municipale Palermo», insieme a quelle degli altri orfanelli a quattro zampe che attendono ancora dei nuovi genitori.

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