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Ruzzle, sfida all’ultima parola: gare su smartphone e tablet

Lo Scarabeo 2.0 è scaricabile gratuitamente con un’applicazione e sta spopolando dentro e fuori la rete: 11 milioni di giocatori in 128 Paesi nel mondo

PALERMO. È Ruzzle-mania. Il gioco scaricabile gratuitamente con un’applicazione su smartphone e tablet sta spopolando dentro e fuori la rete. A Palermo al Vespacafè in via dell’Orologio si sono dati appuntamento gli appassionati di Ruzzle per sfidarsi con il proprio smartphone in mano e fare veri e propri tornei. Ma c’è chi preferisce spremere le meningi per trovare la parola giusta con un certo numero di lettere, mentre c’è chi si rilassa alla ricerca del tris con le caramelle colorate di Candy Crush Saga.
Nella lista Apple store tra le applicazioni più redditizie si trovano 4 giochi e al primo posto c’è proprio Ruzzle. Si tratta di un’app gratuita nata nove mesi fa, il suo primo nome fu Rumble. Nelle ultime settimane invece è letteralmente esplosa risultando uno dei giochi più scaricati degli store digitali. Nel frattempo è cambiato anche il nome, ora è Ruzzle ed è disponibile nelle piattaforme iOS e Android. Oltre 11 milioni di giocatori, sparsi per 128 paesi nel mondo, ogni giorno si danno battaglia a suon di parole. Una sorta di scarabeo in formato 2.0 dove si gioca uno contro uno, sfidando amici, qualora si conosca il loro nickname, o contro persone che non si conoscono ma che condividono la stessa passione. Il 120 secondi gli sfidanti devono utilizzare 16 lettere (disposte su 4 colonne da 4 righe ciascuna) per formare il maggior numero di parole di senso compiuto, dove tutto è concesso tranne i nomi propri e quelli di città. La sfida contro il tempo e contro l’avversario rendono il gioco ancora più appassionante. Acquistando la versione pro, che costa 2,69 euro, è possibile effettuare più partite contemporaneamente e vedere le proprie statistiche.
Al secondo posto c’è Clash of clans alla versione 2.86 (ad oggi), del peso di circa 44.8 MB sviluppato da Supercell Oy. Il gioco è nel pieno del boom di diffusione e si contano migliaia di nuovi giocatori ogni settimana. Lo scopo è molto semplice: bisogna costruire un villaggio, mantenerlo, proteggerlo da attacchi dei nemici. Al terzo posto c’è Candy Crush Saga, anche questa gratuita. Ha scalzato il popolarissimo FarmVille 2, dopo un lunghissimo dominio. Candy Crush Saga, sviluppato dalla King.com, non è altro che un semplice puzzle di caramelle gommose in cui l'utente ha lo scopo di mettere in fila tre caramelle dello stesso colore per farle sparire dallo schermo e proseguire la sfida. Il punto di forza di Candy Crush è sicuramente la possibilità che offre all'utente di rilassarsi durante il gioco: niente stress da fattoria ma soltanto lo scopo banale di colpire le caramelle dello stesso colore. Al quarto posto Hay Day: si tratta di un gioco coinvolgente che propone un ritorno alla natura, ai prodotti semplici e genuini della terra, alla cura e all'allevamento degli animali.
A spiegarci però i risvolti che hanno questi giochi per l’identità del giocatore è il docente di Semiotica dell’Università di Palermo, Francesco Mangiapane: «Il fatto di giocare e pubblicare on line i risultati genera comunque un giudizio degli amici su una persona. Giochi come il vecchio ‘Farm ville’ vengono considerati fastidiosi dagli utenti di Facebook, la gente protesta perché non vuole avere a che fare con carote e cavoli da piantare. Oggi c’è anche la possibilità di ‘difendersi’ dalle notifiche di questi giochi, che sono considerati alla stregua di spam. Mentre giochi come Ruzzle sono alla moda, richiedono una competenza con le parole e generano una ricaduta positiva sull’identità del giocatore».

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