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Testa al riparo ma con gusto: la coppola piace un po’ a tutti

Un altro modello amato è la cuffia in lana o in cachemire. E durante quest’inverno per le donne vanno bene anche i cappelli da uomo

PALERMO. Il copricapo è un accessorio letteralmente utile per proteggere e, perfetto, per attirare gli sguardi della gente. Nella cultura dell'Isola, infatti, chi indossa un cappello sa di osare. Ogni donna che lo sceglie per partecipare ad un evento o per una semplice passeggiata in strada si arma di coraggio e vanità. I nostri climi temperati ne giustificano meno l’uso rispetto ad altri paesi, in particolare quelli anglosassoni, dove è un complemento indispensabile ed è quindi anche di gran moda, se non proprio un culto. Se, indipendentemente dal sesso, i motociclisti prediligono i modelli tecnici che spariscono sotto il casco, e per le donne resta un acquisto di nicchia, gli uomini, soprattutto i più eleganti, sono i principali utilizzatori del cappello anche a tesa larga, che nelle forme e nello stile si mantiene classico. «Anche se il tempo non aiuta, con il freddo vero che non si decide ad arrivare, c'è un ritorno del cappello – afferma Alice Cottone, titolare del negozio Barbisio che, a Palermo, ne rappresenta la continuità e la tradizione nella cultura e nella vendita -. Anche i giovani si coprono il capo, con una rivisitazione nelle preferenze. Ad incontrare il più ampio favore – sottolinea – è sempre la coppola, soprattutto nella versione moderna, il modello “unghetta”, più sottile e con il berretto un po’ più rigido, simile ad un becco d’anatra; è realizzata in feltro di lana ed ha un costo base di 35 euro, e si può avere anche in cachemire. Le tonalità nel suo nuovo look, variano per colore e fantasia. La più richiesta prevede decori rigati o patchwork. Le tonalità prevalenti sono il blu, il grigio e il marrone, ma negli acquisti dei turisti la più gettonata resta la coppola nera in velluto a coste. Un altro modello che piace è la cuffia in lana o in cachemire, il cui costo nella versione più pregiata si aggira attorno ai 60 euro. Sottile e pratica, assolve con discrezione la funzione di tutelare dal freddo in modo fashion. Il cappello, invece, per chi osa è sicuramente il “Borsalino”, il principe dei copricapo, il cui costo lievita a circa 160 euro. Caratterizzato da un feltro rigido, a falda media o larga, oggi, è disponibile anche nella versione arrotolabile, così da poter essere riposto nella tasca del più classico degli abbinamenti con il cappotto, il loden o l’impermeabile. Il suo tocco di originalità – aggiunge Cottone – il Borsalino lo conquista in unione con la moderna “fill jacket”, che è un giubbotto che segue il taglio di una giacca, realizzato con un tessuto impermeabilizzato. Il colore del Borsalino è in assoluto il nero, oppure il blu. Nella nuova collezione il più sofisticato è rosso con un nastro in tinta in raso, è al centro della nostra vetrina di Natale ed è quello più ammirato soprattutto dalle signore». Una tendenza quella del cappello da uomo anche per le donne che si è già insinuata anche sulle passerelle. In particolare, la stilista americana Donna Karan per la sua collezione autunno inverno 2012-2013 ha presentato una figura femminile un po’ androgina e un po’ gangster con il dettaglio chic di un cappello, rigorosamente da uomo, ma vezzosamente portato storto.

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