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Abbandonata sotto terra, partorisce dopo i soccorsi

PALERMO. In una tana scavata nel terreno inizia la storia di Flip e Milù. I due cuccioli sono stati recuperati da un'animalista che, ricevuto l’Sos per i piccoli randagi, si è subito precipitata per salvarli dal rifugio di pulci, erbacce e rifiuti dove vivevano. «Quel giorno ho fatto di tutto per cercare di salvare i cuccioli - racconta Valeria Giacopelli che li ha trovati -. Mi sono accovacciata per terra cercando di attirare la loro attenzione. Dopo quasi un'ora di tentativi sono riuscita ad avvicinarli. Milù, in particolare, era nascosta in un angolo, appiattita contro un muro e avvolta tra foglie secche e resti di una carcassa d'auto». La cagnolina ha partorito, dopo sette giorni dal ritrovamento, cinque splendidi cuccioli. Il cane ha accudito altri due cuccioli salvati dall'animalista, superstiti probabilmente di un incidente d'auto. «Da quando sono arrivati i piccoli, Milù non li ha lasciati quasi mai, forse comprendendo la loro fragilità», aggiunge Valeria Giacopelli. Flip e Milù sono, adesso, due cagnolini festosi e adorabili che elargiscono coccole e attenzioni. La richiesta è di un'adozione di cuore. Altra bestiola in cerca d'adozione è un cucciolo di gatto senza bulbi oculari. Il destino dell'animale sarà, quindi, una vita che si accinge a essere senza luci e colori perché caratterizzata dalla cecità. «Stiamo cercando di curare questo gattino giorno dopo giorno - rivela Ilenia Rimi, una degli animalisti che si occupano della cura degli animali in difficoltà -. Vogliamo trovare qualcuno di buon cuore che lo adotti e si prenda cura di lui perché è davvero indifeso e bisognoso d'amore». Come bisognoso d'affetto è Bimbolo, la cui storia, questa volta, racchiude già un lieto fine. Il cane, infatti, ha trovato ospitalità presso una famiglia di Roma. La sua avventura però è iniziata con un triste abbandono. Il randagio, infatti, è stato lanciato oltre un cancello all'interno di un cortile. Deperito e affamato, Bimbolo ha trovato salvezza grazie a una volontaria che si è accorta di lui e l'ha soccorso. «Ho deciso di prenderlo per trovargli una casa - dice Ilenia Rimi -. Fortunatamente, ha subito trovato una famiglia. Prima di partire per Roma si è accovacciato sulle mie ginocchia e, leccandomi con affetto il viso, mi asciugava le lacrime».


RO. SCI.

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