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Maternità, «niente fretta se il piccolo non cresce»

PALERMO. Maria Grazia Graziano è una mamma di una bambina di tre mesi. Ha 33 anni ed è una biologa all'Università di Palermo. Ha scelto di allattare al seno la figlia «perché io stessa sono stata allattata per un anno da mia madre e ho sempre conosciuto i benefici dell'allattamento, infatti io da piccola sono sempre stata molto bene, non ho avuto allergie o carie. Ho fatto anche il corso pre-parto al Policlinico di Palermo, durante il quale le ostetriche e la neonatologa ci hanno spiegato benissimo tutti i benefici che l'allattamento materno porta al bambino. Ho intenzione di continuare ad allattarla almeno fino a sei mesi».
Anche se l'Organizzazione mondiale della sanità consiglia di allattare fino a due anni di vita «purtroppo noi donne dobbiamo lavorare e non c'è la possibilità di stare in maternità un anno. È veramente difficile conciliare l'allattamento con il lavoro, ma grazie al fatto che il latte si può tirare e conservare in frigo, spero di arrivare oltre i sei mesi». L'allattamento è importante perché «si crea, nei primi mesi di vita, un legame intimo perché la mamma diventa un punto di riferimento emotivo e tattile. Questo tipo di rapporto è sicuramente esclusivo. Nella scelta dell'allattamento sono stata aiutata da mio marito che era contento della mia scelta d'allattare».


S.I.

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