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Riecco Madonna, nuovo album tra sacro e profano

Conto alla rovescia per MDNA, il nuovo lavoro in uscita il prossimo 26 marzo della evergreen Ciccone. Nel coro c’è anche la figlia

MILANO. Tra santi e preghiere, tra sacro e profano, Madonna è sempre Madonna. “Esiste una sola regina ed è Madonna, stronzette”, fa cantare a Nicki Minaj in I don’t Give A, attraverso un inno ritmico che preannuncia essere un monito a quanti l’avevano data per sorpassata. E come dargli torto? All’alba dei suoi 53 anni, appare nella copertina del suo nuovo disco, energica, impetuosa, prorompente, bella più che mai. È, infatti, iniziato l’attesissimo count down per MDNA (Universal Music), il nuovo lavoro in uscita il prossimo 26 marzo della evergreen Ciccone che sembra nel frattempo essersi bevuta un elisir di giovinezza di ottima qualità.
Boccoli biondi anni quaranta, viso liscissimo e una forma che fa invidia. Due le edizioni con copertine diverse: 12 canzoni per il cd Standard e 16, di cui quattro inediti e un remix, per la confezione Deluxe. Tutto scritto e prodotto da Madonna con William Orbit, Martin Solveig, Demolition Crew e Hardy Indiigo Muanza, nonché gli italiani Benny e Alle Benassi che hanno vestito tre pezzi di disco music intrisi di pop hit travolgente. Il nuovo album contiene già tre hit: Give Me All Your Luvin’, tre settimane in top classifica nelle radio italiane, Masterpiece, Golden Globe come migliore canzone originale per il film W.E., e Girl Gone Wild, top per click online. E non è da sola Madonna. Si è avvalsa di collaboratori come Nicki Minaj e M.I.A., Mika e Klas Ahlud. Il risultato? Il disco spacca. Sembra seguire, seppure con sentieri diversi, una strada maestra che parte dal pop dance, passa per le ballate per poi arrivare nuovamente al pop energico e vibrante, toccando temi intrisi di autobiografia e di nostalgici ricordi. Forse la canzone con più climax introspettivo è quella lavorata con Solveig, I Don’t Give A dove canta “I tried to be a good girl. I tried to be a wife. Diminished myself. I swallowed my light.” (ho tentato di fare la brava ragazza, ho cercato di essere una moglie. Mi sono sminuita, ho inghiottito la mia luce).
Il ricordo della relazione oramai sopita si ritrova anche in I Fucked Up, dove fa riferimento esplicito al suo matrimonio finito e prende consapevolezza della sua forza a essere sopravvissuta a questo dolore, e Best Friend, dove canta un commosso e nostalgico ricordo di avere perso un marito che era soprattutto il suo migliore amico, consapevole che ormai non si può tornare indietro. Bellissima la seconda traccia, Gang Bang, dove predominano toni cupi che esplodono inaspettatamente con vibrante energia propria di Madonna e con una parte totalmente improvvisata che sorprende. Comincia con un Atto di Dolore Girl Gone Wild, il secondo singolo che sarà in rotazione dal 19 marzo. Ma c’è anche I’m Sinner, dove non si risparmiano santi e così, oltre che Jesus Christ, sono messi in ballo anche Saint Antony, Saint Christopher e Saint Sebastian. Nel coro di Superstar, troviamo anche la figlia Lourdes Leon Ciccone, che promette di portare sempre con sé anche in tour, e in Falling Free gli accordi suonati alla chitarra dalla stessa Madonna. E dopo il disco che promette vendite sold out, l’attesa riparte per il tour, già tutto esaurito, che la vedrà impegnata in tutto il mondo. In Italia il 14 giugno a Milano e il 16 giugno a Firenze. Un ensemble di energia fisica e mentale che travolgerà il pubblico che si troverà di fronte una giovane di 53 anni che sa essere sempre giovane e che sprigiona quella freschezza adolescenziale da fare paura.

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