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Torna Sergio Cammariere: tra le note il suo ritratto

Ecco l’ultimo lavoro di uno degli artisti più eclettici italiani. Il musicista spazia dal blues alla ballata, dalla bossa nova al jazz, da ritmi cubani a quelli balcanici

MILANO. Esce “Sergio Cammariere” (Sony Music), titolo omonimo dell’ultimo lavoro di uno degli artisti più eclettici e musicalmente perfetti del panorama italiano. E Cammariere ritorna al suo pubblico con un vero e proprio ritratto in musica di se stesso: personalità avida di sonorità tra le più disparate e ricercate, riassume in questo suo ultimo lavoro le multiformi anime musicali del suo essere, spaziando dal blues alla ballata, dalla bossa nova al jazz, da ritmi cubani a quelli balcanici a quelli classicheggianti, da atmosfere sognanti, molto cool, a quelle più trascinanti, a echi di chanson francese e alla canzone d’autore. Dopo una pausa lunga anni che l’aveva visto operoso di composizioni per cinema e teatro, Sergio Cammariere conferma le notevoli doti di compositore, di interprete, di  pianista e di arrangiatore. Sorretto da grandi musicisti, come Fabrizio Bosso alla tromba e Michele Ascolese alla chitarra, gli faranno di spalla in alcune date con improvvisazioni, in una sorta di concerto nel concerto. Ma anche i suoi accompagnatori storici, Luca Bulgarelli al contrabasso, Amedeo Ariano alla batteria, Bruno Marcozzi  e Simone Haggiag alle percussioni e Olen Cesari al violino, l’album contiene dodici pezzi di rara bellezza in un caleidoscopio di emozioni che Cammariere è solito dare: da Ogni cosa di me,  passa poi  per l’interpretazione del grande Vinicius De Moraes, “Com’è che ti va?” (Onde anda você) il cui testo è liberamente tratto da  Sergio Bardotti, per poi incidere pezzi scritti con il suo storico collaboratore Roberto Kunstler, ma anche con new entry come Sergio Secondiano Sacchi, scrittore e cofondatore del PREMIO TENCO e Giulio Casale, oltre che musicista autore di canzoni e musicista di rilievo. Ci sono pure due brani strumentali, Thomas ed Essaouira, omaggio a due terre lontane, la Norvegia e la città del Marocco, entrambe ricche di un patrimonio culturale e musicale.”Sergio Cammariere” è dedicato all’amico  Pepi Morgia, regista e scenografo nonché ideatore degli esordi di Cammariere. Oltre che negli stores digitali, cui è dedicata una bonus track “Sinestesie” di solo pianoforte, ci sarà anche una versione in vinile.

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