Julio Velasco e la sua nazionale stanno scrivendo la storia della pallavolo femminile italiana. Prima la semifinale olimpica, mai conquistata prima, poi la finale e adesso la possibilità di arrivare dove nessuno è mai riuscito, sfidando gli Stati Uniti e portando in Italia un oro a cinque cerchi inseguito una vita. A Paola Egonu e compagne, infatti, riesce quello che ai colleghi uomini è mancato: vincere la semifinale ai Giochi di Parigi. Alla South Arena le azzurre incantano e passano 3-0 contro la Turchia di Melissa Vargas, comunque in grado di mettere a segno 17 punti, senza però regalare alla sua nazione la finale di domenica, il giorno in cui cala il sipario sulla rassegna a cinque cerchi. Lì ci sarà l’Italia di capitan Danesi e del libero De Gennaro che alla sua quarta Olimpiade si è ritrovata contro il marito, Daniele Santarelli, il ct delle turche. Un carico di emozioni al quale si aggiunge quello di una partita che regala alle azzurre la prima finale olimpica della propria storia con tanto di festa finale sulle note di «Notti magiche».
E a questo punto, comunque vada, sarà medaglia, cancellando anche lo zero di Tokyo negli sport di squadra. Ma Velasco, dal presidente Manfredi, è stato preso per l’oro, quello stesso metallo che da ct della «Generazione dei Fenomeni» gli è sfuggito ad Atlanta ‘96, perdendo contro l’Olanda e accontentandosi dell’argento. Ventotto anni dopo potrà riprovarci con le sue ragazze, capaci di ripetersi con lo stesso risultato dell’ultima gara del girone, sempre contro la Turchia. Tre a zero quella volta, tre a zero questa, con la differenza che in palio c’era la finale. Una finale mai in discussione perché l’Italia domina dall’inizio alla fine.
Il primo set si chiude 25-22 con Egonu e Sylla che salgono in cattedra. L’opposto di Milano mette a terra undici punti (in totale saranno 24), mentre la rimonta, quando l’Italia è sotto nella fase centrale del set, comincia con la schiacciatrice di Monza al servizio. La Turchia fatica in fase di side-out, riottenendo la battuta solo dopo i sette consecutivi di Sylla. Ma le azzurre sono solide in tutti i fondamentali, anche a muro. Nel secondo set è una battaglia di nervi fino al 18-18 con le due squadre che si sfidano punto a punto, quando poi Velasco mette dentro Antropova per Egonu. All’opposto di Scandicci basta poco per entrare in partita e ripagare il ct con cinque punti, di cui due ace, che indirizzano il parziale sul 2-0 Italia. Nel terzo e decisivo set l’Italia recupera da 18-20 fino a 25-22, quando a chiudere i giochi ci pensa Egonu al servizio, cancellando anche l’errore tecnico del tabellone che sul 16-14 Turchia ne segnava uno in più alle ragazze di Santarelli. Il resto, però, è storia e alla fine scatta la festa in campo e sugli spalti con centinaia di bandiere tricolori. Dunque ora appuntamento a domenica per quella che potrebbe essere una delle ultime medaglie azzurre dell’Olimpiade.
Di fronte gli Stati Uniti che prima dell’Italia si sono ritrovate sul taraflex della South Arena nella sfida al Brasile vinta 3-2. Le americane sono state brave a rimanere in partita nonostante l’accelerazione verdeoro del secondo set, chiudendo la partita al tiebreak grazie a due giocatrici in particolare: Kathryn Plummer, autrice di ben 23 punti in attacco e anche Ana Christina, 22. Ma tra tre giorni se la vedranno contro Egonu e Antropova.
Nella foto la palermitana Myriam Sylla che ha messo a terra il punto decisivo
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