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Sinner si fa male e Musetti cede a Huesler: sfuma la finale tutta italiana a Sofia

Jannik Sinner in azione

Lorenzo Musetti sconfitto e Jannik Sinner messo ko da un infortunio. La pronosticata finale tutta italiana al torneo Atp 250 di Sofia sfuma in maniera inaspettata e, per l’altoatesino, anche dolorosa.

Sinner, che era bi-detentore del titolo e favorito numero uno, incorre nell’ennesimo incidente di una stagione complicata e ora bisognerà attendere per capire l’entità del danno alla caviglia destra, subito in un inopinato movimento durante una transizione laterale a fondo campo. Il match contro il 19enne danese Holger Rune era già in una fase complicata per l’azzurro: indietro 3-2 al terzo e con un break da recuperare, l’infortunio lo obbliga ad alzare bandiera bianca nonostante un coraggioso tentativo di riprendere il gioco.

Il trofeo nella capitale bulgara, domani sarà conteso tra Rune e l’elvetico Marc-Andrea Huesler, che ha eliminato in due set Musetti. Il toscano, virtualmente numero 26 al mondo, era favorito sull'elvetico ma cede 7-6, 7-5 al rivale, 26enne n. 95 dai rari acuti in carriera.

Più netto sulla carta ma più insidioso in realtà era il vantaggio pronosticabile per Sinner, n. 10 al mondo e finora «padrone» del torneo, sul giovanissimo ma rampante Rune, che dopo avere perso la prima partita non si demoralizza vincendo la seconda e poi incassando la vittoria, non immeritata, per la sfortuna dell’altoatesino. Sinner comincia bene, pur in un set equilibrato e alla terza occasione riesce ad ottenere il break che nell’arco di un’ora di gioco lo fa approdare al 7-5. Significativo il bilancio di 16 punti a dieci negli scambi lunghi, testimonianza della maggiore sicurezza dell’azzurro in manovra, che spiega l’insistenza di Rune nell’andare a rete anche a costo di sbagliare di più. Arriva così davvero inatteso il passaggio a vuoto di Sinner, che perde per la prima volta il servizio, e a zero, a metà secondo set.

Rune, che gioca un game decisamente aggressivo anche per i suoi standard, sale 3-2 e conquistando 12 punti su 14 dall’1-2 al 4-2, allunga il match al terzo set imponendosi 6-4. Il danese appare molto reattivo, mentre Sinner è fisicamente sempre meno brillante e più rigido e va subito sotto di un break, colpa di una successione di errori di misura. Sul 3-2, poi, la paura per il fisico aumenta.

’azzurro mette male il piede e si pianta la caviglia destra, resta a terra e poi si rialza a fatica, mentre Rune, nel frattempo avvicinatosi, gli raccoglie la racchetta e la porta verso la panchina. Cammina rigido, Sinner, a cui viene fasciata la caviglia destra La sua espressione è un misto di rabbia e frustrazione, e insieme di testarda voglia di non ritirarsi. Ma la volontà non basta e dopo alcuni colpi alza bandiera bianca.

Più lineare, e banale, la sconfitta contro Huesler di Musetti, condannato da dettagli, ma di quelli che fanno la differenza. Sul veloce indoor il toscano non sfrutta il tie break del primo set in cui è avanti 5-1, perdendolo 7-5, e per l’ultimo game del secondo set in cui subisce l’unico break della partita, che regala allo svizzero il 7-5 definitivo.

Dopo aver eliminato Pablo Carreno Busta e salvato due match point al polacco Kamil Majchrczak, Huesler raggiunge la prima finale in carriera ed entrerà per ila prima volta tra i primi 80 del mondo.

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