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Giro, Buitrago vince a Lavarone e Carapaz resta in rosa. Nibali in difficoltà

Santiago Buitrago

La 17ª tappa del Giro d’Italia numero 105 porta la firma di Santiago Buitrago: il colombiano, prima cade poi va in fuga fino all’arrivo a Lavarone: alle sue spalle secondo posto per il giovane olandese Leemreize, terzo posto per Hirt, il vincitore dell’Aprica. Carapaz resta in maglia rosa con 3” di vantaggio su Hindley (i due sono arrivati insieme al traguardo) e 1’05” su Landa, con Almeida ora a 1’54” quando mancano quattro tappe alla conclusione.

Sin dalle prime rampe del Passo del Tonale è scattata la bagarre per centrare la fuga. Alla fine a farcela un nutrito gruppone composto da una trentina di corridori. Anche in questo gruppo numerosi e continui gli attacchi, con la formazione di plotoncini più o meno numerosi fino a quando sulla strada verso le pendici del Passo del Vetriolo hanno allungato Van der Poel, Martin, Covi e Gall che hanno attaccato la salita con 54” di vantaggio sui primi inseguitori e 6’50” sul gruppo della maglia rosa. In salita cede Covi, sui battistrada rientrano Buitrago, Carthy, Leemreize, Bouwan e Hirt con l’olandese Bouwan che ha fatto bottino pieno di punti per la maglia azzurra. Nel gruppo della maglia rosa, ritmo fatto dalla Bahrain Victorious che ha permesso di scollinare a 5 minuti dai battistrada. Nella discesa verso Caldonazzo, Leemreize e Van der Poel hanno allungato sui rivali. L’alfiere della Alpecin ha attaccato per primo la salita del Menador e poi si è piantato, rimontato prima da Leemreize e poi da Buitrago che ha staccato tutti. Dietro, il ritmo della Ineos ha sgretolato il gruppo, poi la Bahrain lo ha fatto saltare al punto che sono rimasti solo Landa, Poels, Carapaz e Hindley, con Almeida costretto ad inseguire da solo e Nibali ancora più lontano e deluso per non essere riuscito a fare meglio. Il messinese è arrivato 17° a 5’01”, ma mantiene il quinto posto nella generale a 5’48” dalla rosa: «Le gambe erano queste, ho cercato di gestirmi: non potevo fare altro - le parole dello “Squalo” -. Se va via la fuga così, con queste gambe, è anche difficile provare a vincere una tappa». Oggi la 18ª tappa, (Borgo Valsugana-Treviso), l’ultima occasione per i velocisti.

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