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Sofia Goggia ora cerca il riposo: «Felice della Coppa, è stata una stagione logorante»

Una stagione «stremante» e «contrastante»: Sofia Goggia racchiude in questi due aggettivi la sua annata culminata con l’argento olimpico tre settimane dopo la brutta caduta di Cortina e la Coppa del mondo di discesa, vinta oggi. Una stagione da 7 in pagella, soprattutto per quanto fatto nella prima parte e per la determinazione nel voler recuperare a tutti i costi a tempo di record per la discesa olimpica.

«Sono ben contenta del “globo”, però devo ammettere che è stata una stagione stremante, ricca di tensioni non trascurabili - dice nella conferenza stampa via zoom da Courchevel -. Ho vinto la coppetta, la mia performance è stata così e così, non sono ancora a posto. Che voto mi do? È stata una stagione da 7 - aggiunge -, è stata la mia più vincente in Coppa del mondo, ho avuto tutto fino a gennaio, poi l’infortunio di Cortina ha ribaltato tutte le cose, ho dovuto ricostruire tutto. Da Cortina in poi ho sempre ragionato giorno per giorno. Ora ho la consapevolezza di dover lavorare ancora tanto».

Una stagione «croce e delizia», culminata con l’argento olimpico e la coppa di specialità («Un pensierino alla coppa assoluta lo avevo fatto») e uno sguardo al futuro con quel titolo iridato che le manca («sarebbe bello da aggiungere al mio palmares, di medaglie mondiali ne ho due ma non del colore più bello»).

«Per l’impresa in sé la medaglia olimpica ha un peso maggiore rispetto alla coppa - sottolinea la bergamasca - ripensando alle condizioni in cui ero, sembrava quasi impossibile. Veramente sono stata guidata da qualcosa che mi ha portato ad andare oltre i miei limiti - aggiunge Goggia -, mettermi nelle condizioni di poter sciare è stato pazzesco. Anche la Coppa di discesa ha un grosso valore. Era dal dicembre 2020 che ero imbattuta in discesa libera. Ora devo fare un’analisi lucida della stagione. Nei prossimi giorni la farò - dice -. Credo di sapere cosa mi potrebbe aiutare di più durante la stagione, credo sia una questione di energie e gestione delle stesse. Spero anche io di non farmi più male».

Ora Sofia pensa al recupero della gamba sinistra infortunatasi a Cortina lo scorso 23 gennaio: «Devo riuscire a dare un po’ di riposo al corpo e rinforzare il ginocchio sinistro. L’obiettivo è mettermi a posto fisicamente con tutta la calma del mondo. Intervento chirurgico? No, non ci sarà. Ho fatto una risonanza qualche giorno fa e il dottore ha detto che il crociato è attaccato al 50 per cento, ma la lesione non dà fastidio e a livello funzionale non patisco. Terrò a mente di avere un ginocchio lesionato e farò attenzione. Ora devo dare un attimo il tempo biologico di recupero al mio corpo. Procedo per step. Di sicuro mi riposerò un po’».

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