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Paralimpiadi, oro nell'handbike e poi l'argento Caironi nel salto: Italia a quota 58 medaglie

Anche oggi pioggia di medaglie per l'Italia nelle Paralimpiadi di Tokyo, che arriva così a quota 58 medaglie: dall'oro nella staffetta handbike al secondo bronzo vinto da Oney Tapia nel lancio del disco.

ATLETICA - Medaglia d’argento per Martina Caironi nel salto in lungo T63 ai Giochi Paralimpici di Tokyo. L'azzurra ha ottenuto la misura di 5,14, battuta soltanto dall’australiana Vanessa Low, che ha centrato il nuovo record del mondo con 5,28 metri. L'Italia arriva a quota 58 medaglie.

NUOTO - Si è aperta con l’argento di Antonio Fantin nei 400 stile libero categoria S6 la penultima giornata del programma del nuoto ai XVI Giochi Paralimpici di Tokyo. Il nuotatore azzurro ha toccato al secondo posto in 4'55"70 alle spalle del brasiliano Talisson Henrique Glock che ha vinto in 4'54"42. Terzo il russo Viacheslav Lenskii (5'04"84). Fantin, 20 anni di Bibione e portacolori delle Fiamme Oro, a Tokyo 2020 prima dell’argento di oggi ha già conquistato l’oro nei 100 stile libero S6, e gli argenti nella staffetta 4x50 stile libero e 4x100 stile libero.

Stefano Raimondi è medaglia d’argento nei 100 dorso della categoria S10. Il nuotatore italiano ha toccato per secondo in 59"36 alle spalle dell’imprendibile ucraino Maksym Krypak, capace di nuotare in 57"19, nuovo primato mondiale, cinque centesimi in meno rispetto al precedente limite che lui stesso aveva nuotato il 10 settembre 2016 a Rio de Janeiro. Bronzo al francese Florent Marais (1'01"30), quarto a sedici centesimi dal podio l’azzurro Riccardo Menciotti.
Per Raimondi, 23 anni di Soave, in provincia di Verona, portacolori delle Fiamme Oro, l’argento di oggi è la quinta medaglia a Tokyo 2020 dopo l’oro nei 100 rana SB9, gli argenti nei 100 farfalla S10 e nella staffetta 4x100, e il bronzo nei 100 stile libero S10.

HANDBIKE - Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Diego Colombari hanno conquistato alle Paralimpiadi di Tokyo la medaglia d’oro nella staffetta handbike H1-5. Al Fuji International Speedway, il famoso circuito automobilistico che sorge ai piedi del monte Fuji, sotto una pioggia battente i tre azzurri hanno dominato la gara sin dall’inizio terminandola in 52'32. Secondo posto per la Francia staccata di 31 secondi, terzi gli Stati Uniti a otto secondi dall’argento.

LANCIO DEL DISCO - Con una medaglia di bronzo di grande prestigio, Oney Tapia riesce a concedersi il secondo podio paralimpico, il terzo della sua carriera da lanciatore e il terzo per la compagine azzurra a queste Paralimpiadi. Dopo il terzo posto ottenuto nel peso qualche giorno fa, il vicecampione mondiale e argento a Rio 2016 replica con il bronzo nel lancio del disco F11 gareggiando sotto una pioggia battente per tutta la durata della competizione. Nonostante le condizioni proibitive della pedana per i non vedenti, la prestazione dell’atleta delle Fiamme Azzurre si mantiene costante con una serie di lanci iniziali tra i 37 e i 38 metri (38,56-37,88) che si chiudono con la migliore misura di 39,52 al penultimo tentativo. Il vincitore è il solito brasiliano Alessandro Rodrigo da Silva (43,16), che bissa il successo di Rio davanti all’iraniano Mahdi Olad (40,60). A fine competizione il lanciatore 45enne di origine cubana ha confessato di essere poco soddisfatto del risultato, proprio nella sua specialità preferita.

"Se sono riuscito a prendere questo bronzo, vuol dire che era questo quello che dovevo portare a casa - ha dichiarato Tapia - Mi sento un po' deluso perchè non sono riuscito a spingere e a fare la mia gara. Sapevo che potevo fare diversamente, però questa situazione di maltempo non mi ha aiutato molto. Questa è la seconda volta che gareggio in queste condizioni, ed è impossibile. Non vedendo, hai sempre la necessità di sentire il terreno, ma con questa pioggia la pedana era molto scivolosa. Non si riesce a reagire e a fare la prestazione come si deve perchè tutto questo incide sull'equilibrio. Poi, provando e riprovando, ho pensato 'O la va o la spaccà, o esce un lancio buono o succede qualcosa qui in pedana. In ogni caso non sono molto contento del mio risultato finale. Se domani si potesse gareggiare di nuovo e cambiasse il tempo, sarei il primo a tornare qui a lanciare per riprovarci".

 

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