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Olimpiadi, il ct azzurro Cassani abbandona Tokyo: "Parlerò dopo il Consiglio federale"

Il flop del ciclismo maschile alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sia nella prova in linea che in quella a cronometro rischia di avere conseguenze sulla direzione tecnica. Infatti, il commissario tecnico Davide Cassani oggi rientra in Italia.

Resta ancora da definire il motivo che ha portato all’abbandono dall’Olimpiade: potrebbe essere una dimissione oppure anticipare quello che potrebbe essere un vero e proprio esonero. I vertici della Federciclismo sono cambiati nell’inverno scorso.

Il ciclismo su strada italiano a Tokyo ha conquistato il bronzo nella prova in linea femminile con Elisa Longo Borghini. L’ultima medaglia del ciclismo italiano al maschile risale ad Atene 2004, l’oro di Paolo Bettini nella prova in linea. Mai nessun azzurro è riuscito a salire sul podio olimpico nella cronometro su strada, gara inserita da Atlanta '96.

Così, è intervenuto il presidente della Federazione Cordiano Dagnoni con una dichiarazione sul sito della Fci per cercare di fare chiarezza anche sulle voci che si rincorrono di un possibile avvicendamento alla guida della nazionale. "Davide Cassani è ancora il CT professionisti strada della Nazionale di ciclismo e ha un contratto fino al 30 settembre, almeno per quanto riguarda la Federazione le cose stanno così. Abbiamo sempre affermato quanto sia importante la sua figura all’interno del nostro mondo, visto che lo riteniamo un grande ambassador del ciclismo" le parole di Dagnoni. "Il suo rientro in Italia? Era già concordato da tempo, come sapete i biglietti vengono fatti mesi prima, in più in questa edizione delle Olimpiadi i posti sono contingentati al massimo".

Ma una volta arrivato in Italia, Cassani ha preferito rimandare i chiarimenti."Ora non parlo, ci sono le Olimpiadi in corso, i ragazzi devono gareggiare, non è il caso di dire nulla per il momento. Parlerò dopo il Consiglio federale", ha aggiunto poi.
A Fiumicino il ct non si è sottratto a una considerazione sulla prova che attende gli azzurri in pista. "Per la pista penso che abbiamo buone possibilità. Il quartetto è molto forte e si è preparato molto bene - ha detto -. Il problema è che appuntamenti recenti non ci sono stati e non sappiamo che tempi possano fare gli avversari, come gli australiani, danesi, i canadesi".

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