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"Frasi razziste del quarto uomo", i giocatori interrompono la partita Psg-Istanbul Basaksehir

Incredibile partita al Parco dei Principi a Parigi, dove la partita tra Paris Saint-Germain e Istanbul Basaksehir è stata interrotta per razzismo. Al 16' i giocatori sono rientrati negli spogliatoi, dopo che il quarto uomo è stato accusato di rivolgere frasi razziste a un giocatore turco.

Lo staff turco e i giocatori, seguiti da quelli del Psg, hanno deciso di lasciare il campo dopo l’esclusione del vice allenatore del Basaksehir, Pierre Achille Webo, che denunciava le dichiarazioni razziste del quarto uomo.

La gara, valida per l’ultima giornata del gruppo H e decisiva ai fini della qualificazione, si è fermata al 16° del primo tempo quando l’arbitro rumeno, Ovidiu Hategan, ha espulso dalla panchina dei turchi il collaboratore tecnico Webo per proteste. L’ex attaccante era infuriato con il quarto ufficiale di gara, il rumeno Sebastian Coltescu, reo, a suo dire, di averlo chiamato "negro". In campo sono entrati anche i funzionari della Uefa per cercare di ristabilire la calma, ma le due squadre hanno deciso di tornare negli spogliatoi e di abbandonare il campo. In questa gara, secondo le designazioni arbitrali Uefa, l’arbitro Var è Marco Di Bello, l’Avar Maurizio Mariani.

"No al razzismo. Rispetto". Così il Basaksehir, rilanciando lo slogan ufficiale dell’Uefa, protesta contro il quarto uomo per le frasi razziste rivolte a Demba Ba attorno al quarto d’ora della partita di Parigi col Psg, che ha portato i giocatori delle due squadre ad abbandonare il campo per la sospensione della partita. Il club turco posta sul suo profilo twitter il logo della campagna antirazzismo dell’Uefa. Invece Raimond Domenech, presidente dell’assoallenatori francesi, ironizza: "Per riprendere la partita l’arbitro deve fare solo una cosa: espellere il suo quarto uomo".

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