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La F1 scalda i motori, Verstappen: "Hamilton non è Dio, io lo posso battere"

A un mese e mezzo dal via del mondiale di Formula uno (il 15 marzo in Australia), già è partita la sfida a Lewis Hamilton da parte di Max Verstappen, "l'enfant terrible" del circus. Il 22enne olandese, fresco di rinnovo con la Red Bull fino al 2023, non nasconde le sue ambizioni.

"È chiaro che in Formula 1 molto dipende dalle vettura che uno ha a disposizione. Lewis Hamilton è un pilota molto forte, uno dei migliori, però non è Dio e io posso batterlo. Forse Dio è con lui, ma lui non è Dio", le parole di Verstappen ad un evento della Red Bull. Tre vittorie nel Mondiale dell’anno scorso e terzo posto nella classifica finale iridata dei piloti, l’olandese quest’anno punta a fare meglio e a sfidare il sei volte campione del mondo Hamilton nella lotta per il titolo.

"Noi vogliamo veramente sfidare la Mercedes - ha aggiunto l 'olandese - e penso che questa volta siamo in grado di farlo. Non vedo l’ora di cominciare, vedo che nel team sono tutti molto motivati e concentrati. Nel 2019 abbiamo chiuso bene, risultando competitivi al massimo e non ci resta che continuare".

Anche perché, secondo Verstappen, un modo per battere Hamilton c'è: "lui è vulnerabile nel caso soffra una pressione costante - spiega -, altrimenti può anche guidare non al 100%, diciamo al 97, e non fare errori. Noi quest’anno possiamo migliorare ancora e vedremo che succede". Verstappen ha anche parlato del suo recente rinnovo con la Red Bull, un’arma in più per affrontare il mondiale 2020 carico e con tranquillità.

"Se sai di essere in scadenza non tutto fila via liscio - ha sottolineato l’olandese - ora invece il mio futuro è chiarissimo e stabile, qui vedo un ambiente focalizzato sul raggiungere vittorie e campionati. Vogliamo sfidare la Mercedes da subito, possiamo farcela". ANSA

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