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Australian Open, Nadal e Federer: "Qualità dell'aria? Non siamo preoccupati"

Roger Federer e Rafael Nadal

Zero preoccupazioni. Per Rafa Nadal e Roger Federer non ci sarà alcun problema legato alla qualità dell’aria agli Australian Open che prenderanno il via lunedì. In questi giorni si è parlato molto dei rischi per i giocatori legati al fumo degli incendi che da settimane tormentano il Paese "ma se gli specialisti, se i dottori dicono che non ci sono problemi, perchè non dovremmo giocare? - dice a riguardo il maiorchino - Quando ci sono stati dei problemi durante le qualificazioni sono andato dalla direzione del torneo a chiedere cosa stava succedendo e ho ricevuto delle risposte che mi hanno convinto. La qualità dell’aria viene controllata ogni 4 minuti".

Sulla stessa linea d’onda Federer: "Ai Giochi Olimpici e in altre competizioni il limite è più alto (300 microgrammi di particolato per metro cubo d’aria contro i 200 fissati a Melbourne, ndr), quindi penso che siamo al sicuro. Sono più preoccupato per le persone vittime degli incendi, qui penso che invece andrà bene". E a chi sostiene che i big come lui e Nadal dovrebbero fare di più per tutelare gli interessi dei giocatori, lo svizzero replica: "Devo andare in campo e dire a tutti di smettere di giocare? Posso provare ma non credo serva. Non penso di poter fare di più di quello che ho fatto, qui ci prendiamo cura tutti l’uno dell’altro".

A livello agonistico, Nadal si presenta da numero uno del mondo ("per me è una piccola sorpresa essere ancora lì alla mia età ma voglio continuare a divertirmi") e ha avuto modo di prepararsi allo Slam australiano nella Atp Cup. "Ma non so davvero quali siano le mie condizioni, mi sono allenato bene e ho ancora due giorni per arrivare con la giusta intensità e le giuste vibrazioni. Spero di essere pronto per martedì". Federer, invece, per la prima volta farà il suo esordio stagionale proprio agli Australian Open. "Non so quanto questo possa condizionare le mie prestazioni, ho cercato di allenarmi nel miglior modo possibile ma sono consapevole che gli allenamenti non possono sostituire gli incontri". ITALPRESS

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