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Tennis, Fognini nella top ten del ranking Atp: è il terzo italiano a riuscire nell'impresa

Dopo la sconfitta di Wawrinka contro Federer oggi al Roland Garros, Fabio Fognini fa il suo ingresso nella top ten del ranking mondiale ATP. Nonostante la sconfitta in quattro set agli ottavi contro Zverev, si sono incastrati infatti un paio di risultati favorevoli per la classifica dell'azzurro, tra cui le uscite dal major parigino di Del Potro e Monfils. Si tratta di un traguardo storico per il tennis italiano, che non inserisce un giocatore tra i primi dieci da ben 41 anni: l'ultimo azzurro porta il nome Corrado Barazzutti, capitano di Davis e da sempre a fianco del tennista di Arma di Taggia.

In generale, da quando è stata istituito il ranking ATP nel 1973, solo due giocatori italiani hanno raggiunto la top ten: il migliore degli azzurri nell'era Open è Adriano Panatta, giunto al numero 4 nel 1976, l'anno della sua definitiva consacrazione con le vittorie agli Internazionali d'Italia e al Roland Garros e la conquista della Coppa Davis in Cile. Dietro di lui Corrado Barazzutti, salito fino al numero 7 nel 1978.

Questa graduatoria, però, non tiene conto del tennis che ha preceduto l'era Open. Prima dell'avvento del computer nel 1973, le classifiche erano stilate da famosi giornalisti che a fine anno indicavano i primi dieci tennisti e le prime dieci tenniste del mondo. Negli anni Cinquanta-Sessanta, Lance Tingay, giornalista del "Times", collocava Nicola Pietrangeli (vincitore al Roland Garros nel 1959 e 1960 e agli Internazionali d'Italia nel 1957 e 1961) numero tre del mondo nel biennio 1959-60, la più alta posizione mai raggiunta da un tennista italiano.

Oltre a Pietrangeli, altri tre azzurri sono apparsi in top ten nell'era pre-Open, inseriti stavolta dal giornalista inglese Wallys Myers: Uberto de Morpurgo, numero otto nel 1930, Giorgio De Stefani, numero nove nel 1934 e Martin Mulligan (naturalizzato italiano) numero dieci nel 1968. Proprio come Fognini che, poche settimane dopo il successo di Monte Carlo, scrive un'altra pagina storica del tennis italiano. (AGI)

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