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Coppa Italia, Schick e Pastore si svegliano: la Roma sorride

Un minuto per centrare la qualificazione e altri 89 di allenamento a buon ritmo: tanto basta alla Roma dei 'desaparecidos' (Pastore, Schick, Kardorsp, Marcano) per regolare l’Entella 4-0 e diventare l’ultima promossa ai quarti di Coppa Italia e prepararsi al meglio per l'anno nuovo che adesso le prepara un menù niente male (Torino, Atalanta, Milan in campionato e la Fiorentina nei quarti di Coppa).

All’ex squadra di Zaniolo non riesce il miracolo di Marassi ma esce a testa alta dall’Olimpico, con la convinzione di essere solo di passaggio in Serie C, dopo le peripezie giudiziarie della scorsa estate. In tante fasi del match, anzi, la differenza di categoria tra e due squadre non si è avvertita, anche se i giallorossi quando sono venuti avanti hanno sempre dato l’impressione di poter far male.

La partita si mette subito in discesa per la Roma che passa dopo appena 21": pronti via, palla a Under che si invola sulla destra e mette in mezzo per Schick che 'firma' di tacco. Nemmeno il tempo di gioire che Juan Jesùs (9') è costretto a uscire per un problema al ginocchio destro: dentro Marcano che pochi minuti più tardi la combina grossa atterrando al limite Mota. Punizione di Nizzetto e doppia parata di Olsen (la seconda davvero un mezzo miracolo su Eramo da due passi). L’ex Porto cerca di farsi perdonare prima al 26' (ma il Var cancella i suo bel colpo di testa) e poi con successo al 47' quando riesce invece a bucare Paroni dopo un assist (anche questo di tacco) di Schick.

Di Francesco non vuole bissare l’harakiri di un anno fa contro il Toro e si presenta con una formazione di spessore, fatto salvi gli indisponibili De Rossi, Nzonzi, Florenzi, Perotti, El Shaarawy, Mirante e Manolas che costringe il tecnico abruzzese a rispolverare i finora 'non pervenutì Pastore e Karsdorp. L’Entella ha invece davvero poco da perdere così il tecnico Boscaglia non rinuncia al 4-3-1-2, sostenuto da 700 entusiasti tifosi venuti da Chiavari. Ma bastano 21 secondi per raggelare i loro sogni: un copione che si ripete a inizio della ripresa, sempre con Schick (2') che raccoglie l’assist di Kluivert e di piatto mancino firma la sua personale doppietta, magari dedicata al nuovo mental coach.

La partita finisce qui, anche se c'è ancora spazio per la quaterna di Pastore (30' st): il secondo tempo serve solo per regalare l’esordio al giovane talento Riccardi, a provare nuovi schemi (Zaniolo, Pellegrini e Pastore insieme) e a rodare un pò meglio i giallorossi chiamati a un inizio 2019 che dovrà essere ben diverso dall’anno appena lasciato.

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