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La Juve batte l'Inter, Allegri: "Una vittoria in meno per lo scudetto"

L'ingorda Juventus (14 vittorie su 15) spegne le velleità dell'Inter, battuta dall'ottavo gol stagionale di Mandzukic e sprofondata a distanza siderale, -14, dai bianconeri che allungano a +11 il vantaggio sull'inseguitrice Napoli (che affronta il Frosinone).

L'ennesimo successo bianconero arriva in una serata di un Cristiano Ronaldo 'normale', più gregario che primattore e senza mai un lampo del suo genio, meno che mai sul calcio di punizione, tirato sugli stinchi della barriera. Un'altra prova di solidità bianconera, con un monumentale Chiellini, un robusto presidio a centrocampo di Bentancur e Matuidi, la classe di Cancelo. L'Inter, tuttavia, può mordersi le mani per non avere saputo colpire sugli errori (pochi) dei bianconeri: il palo di Gagliardini, nel primo tempo, e il poco tempismo di Politano, in avvio di ripresa, sono due rimpianti per Spalletti.

Tre punti sofferti per merito dell'Inter, "che ci ha messo in difficoltà", ma preziosa per allungare sulle inseguitrici in classifica. "Ogni vittoria è una in meno per vincere il campionato - prosegue Allegri -. Non era semplice perché il Napoli gioca con il Frosinone: il campionato non finiva oggi ma noi dovevamo assolutamente vincere". Dopo un primo tempo in cui i nerazzurri sono stati più pericolosi, nella ripresa la Juventus ha reagito trovando il gol vittoria con Mandzukic: "Nel secondo tempo ho scelto il 4-4-2 spostando Mandzukic a sinistra, abbiamo migliorato la corsa concedendo poco e creando diverse azioni. Serviva una partita efficace e concreta e dalla mezz'ora le qualità sono emerse".

E' mancato il gol alla buona prova dell'Inter, che dopo aver messo in difficoltà a lungo i bianconeri ha arretrato il baricentro dal 15' della ripresa con il cambio tra Politano e Borja Valero: "Mi serviva più qualità in palleggio, sono convinto di quello che ho fatto. Inoltre Politano è un giocatore che fatica a recuperare quando le partite sono ravvicinate e noi giochiamo martedì".

Il tiro di Gagliardini che si è stampato sul palo avrebbe potuto cambiare il volto del match: "Andando in vantaggio la partita poteva cambiare, ma ci sono stati errori tecnici in uscita, banali e facili". Come in occasione del gol di Mandzukic, con Joao Mario infilato da Cancelo nell'azione da cui è nato il cross per la rete della Juventus: "Non eravamo allineati, Cancelo ha preso palla alle spalle e ha costruito l'azione del gol. In questo parlo di atteggiamento, diventiamo leggeri, andiamo sotto e non recuperiamo".

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