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Tour de France, Nibali si allena e punta al podio

Vincenzo Nibali

Ha scelto i 1.918 metri del Passo San Pellegrino per resettare e ripartire, nell’attesa di misurarsi con il meglio del ciclismo mondiale sulle strade del Tour de France, fra il 7 e il 29 luglio. Pedala dietro la moto dell’allenatore Paolo Slongo e sogna l’ennesima impresa. E’ da tempi del pistard olandese Joop Zoetemelk, vittorioso 28 anni fa nella Grand Boucle, che un corridore di 33 anni non trionfa sui Campi Elisi, a Parigi. Una sfida nella sfida, roba che stuzzica lo 'Squalo dello Stretto', pronto a rilanciarsi dopo il flop nel recente Giro del Delfinato. «A me le grandi sfide sono sempre piaciute - ammette Nibali - ne ho perse, ne ho vinte, ma le ho sempre affrontate con grande determinazione, dando tutto. L’anno scorso ho conquistato due volte il podio nei grandi giri ai quali ho partecipato, quest’anno vado al Tour de France per salire quantomeno su uno dei tre gradini del podio di Parigi. Sento di poter fare ancora qualcosa d’importante».

Il principale rivale di Nibali sarà Chris Froome, che ha trionfato all’ultimo Giro d’Italia (per la prima volta in carriera) e in Francia andrà a caccia della cinquina, dopo i successi del 2013, 2015, 2016 e 2017, intervallati dall’impresa di Nibali nel 2014. «Non so in che condizioni si presenterà al via di Noirmoutier-en-l'Ile, posso dire che in Italia ha chiuso in crescendo - le parole di Nibali, leader della Bahrain Merida - La doppietta in due grandi corse a tappe? Lui ha dimostrato di poterci riuscire l’anno scorso, aggiudicandosi prima la gara francese e poi la Vuelta. Non mi ha sorpreso la sua azione sul Colle delle Finestre, gli è andata bene, ha pedalato senza il vento in faccia e alla fine ha trionfato. La tappa di 65 chilometri con le griglie di partenza? E’ corta, penso sia una sciocchezza, non siamo amatori, secondo me non servirà a nulla».

Nibali non ha cerchiato in rosso alcuna tappa, perché «il Tour è una corsa particolare. Certo, il pavè può fare delle differenze. La crono un pò mi preoccupa, ma non sarò quello del Delfinato. Mi sto allenando con impegno, come ho sempre fatto, provando le cose che ho sempre fatto».

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