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Juventus, Allegri "dimentica" Madrid: "Basta parlare del rigore, non condanno Buffon"

TORINO. Quella di Madrid «è stata una  serata di calcio meravigliosa. La partita avrebbe meritato di  andare avanti altri 30 minuti, ma dopo tre giorni in cui hanno  parlato tutti ora basta. Abbiamo un campionato da portare a casa  e un obiettivo irripetibile, il settimo scudetto e la coppa  Italia. Non dobbiamo assolutamente farcelo sfuggire». Così il  tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia di  campionato con la Sampdoria. 

Buffon «per vent'anni è stato un  esempio, dentro e fuori dal campo e non lo condanno per le  esternazioni di Madrid. E’ troppo facile giudicare da fuori: per  chi non lo capisce ci vuole un corso di psicologia», continua Allegri, assolvendo il portiere per le frasi
pronunciate dopo la partita di Champions. «Nelle situazioni  bisogna trovarsi, sfido chiunque a non avere una reazione»,  aggiunge il tecnico, ricordando che «l'espulsione gli ha anche  tolto la possibilità di parare il rigore a Ronaldo».

L’arbitro di Real Madrid-Juventus  "è stato molto bravo nei 90', poi come a Monopoli ha beccato  l'imprevisto ed è andato un pò in confusione - ha detto ancora Allegri -. Se fosse giusto o non giusto non lo voglio sapere.  L'unica cosa che in tutta la serata ha valutato male è stato il  tempo di recupero e nessuno l’ha detto - aggiunge -. C'era stata  una sostituzione e nessun intervento dei medici in campo...».

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