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Il Napoli non sbaglia un colpo, la Roma sbanca San Siro e batte il Milan

ROMA. Il Napoli è il solito rullo compressore e continua a volare: schiaccia il Cagliari 3-0 e inanella la settima vittoria consecutiva. In attesa di Atalanta-Juve si gode il primato in solitario con due punti di vantaggio su un’Inter che vince di misura a Benevento con una doppietta di Brozovic rischiando di farsi raggiungere. La Roma batte 2-0 al Meazza il Milan, con Dzeko e Florenzi, e lancia un messaggio a chi sta davanti. Ma il risultato più eclatante lo trova la Lazio che rimonta e travolge il Sassuolo 6-1 all’Olimpico condotta per mano da Luis Alberto, autore di una doppietta. Per Bucchi potrebbe maturare l’esonero. Nelle altre gare del pomeriggio la Fiorentina cade in casa del Chievo, il Toro in dieci si fa rimontare due gol dal Verona nel recupero mentre tra Spal e Crotone finisce in pari.

Il Napoli continua a estasiare il suo pubblico coccolandolo con prestazioni superlative. Dominio totale del campo, avversari soggiogati e impreparati a opporsi. Col Cagliari possesso palla asfissiante, Hamsik in gol dopo 4' (Maradona ormai è a distanza di un gol tra i goleador della storia napoletana), poi un rigore di Mertens e una ribattuta di Coulibaly per chiudere in letizia la giornata e restare in testa a punteggio pieno.  Più a ostacoli il percorso netto dell’Inter, che continua a vincere, ma sempre col fiatone. Contro la cenerentola Benevento i nerazzurri partono bene con una doppietta di Brozovic: un colpo di testa e una punizione, poi varie occasioni fallite per leggerezza. Ma il Benevento ha un D’Alessandro nel motore che riduce le distanze in contropiede, poi l’ex romanista colpisce di testa e i campani mettono in difficoltà l’Inter che si difende tra le perplessità di Spalletti.

La Lazio ha bisogno che il Sassuolo le faccia il solletico, passando in vantaggio su rigore di Berardi, per reagire scatenandosi. Gran protagonista, ancora una volta, Luis Alberto che trova il pari con un gioiello su punizione, poi in meno di un quarto nella ripresa la Lazio travolge e umilia il Sassuolo (con 4 gol in 13'): De Vrij di testa, ancora Luis Alberto, una doppietta di Parolo e un rigore di Immobile continuano a far sognare la squadra di Inzaghi, saldamente al quarto posto.
Al Meazza, Montella ritrova la 'suà Roma e prova per la prima volta l’attacco a due Kalinic-Andrè Silva. Partita bloccata e brutta per un tempo, poi le squadre si allungano e il Milan sembra poter arrivare alla porta di Allison. E invece è un’invenzione sull'asse Pellegrini-Dzeko a sbloccare la partita dopo 72' di gioco, poi Florenzi chiude per il 2-0 con un gol che mette il sigillo al suo ritorno dopo un anno di stop. La Roma è più concreta che bella, però c'è, come aveva chiesto di dimostrare Di Francesco. Per la squadra rossonera è il terzo ko del campionato, il secondo consecutivo. Ora la pausa, ma poi c'è il derby. Mirabelli intanto tiene lontani i fantasmi, sottolineando che Montella è bravo come Ancelotti.

Prosegue invece la via crucis della Fiorentina: a Verona passa in vantaggio con Simeone, potrebbe raddoppiare, ma i veneti sfruttano la giornata speciale di Castro che con una doppietta (sul primo gol imbarazzante liscio di Biraghi) ribalta la gara. I viola si ritrovano pericolosamente nella parte bassa della graduatoria. Finale da incubo per il Torino col Verona: i granata hanno la gara in pugno con un gol di rapina di Iago Falque e una prodezza di Niang. Poi mollano gli ormeggi e il Verona in recupero segna due volte: prima un gol di Kean con sospetto di fuorigioco, poi per un fallo di mano su Cerci Pazzini trova su rigore un pari insperato. Granata imbufaliti anche perchè tutto è avvenuto con la squadra in dieci per l’ infortunio di Belotti. Pari soddisfacente per il Crotone che frena la Spal: si infortuna Borriello e in gol va Paloschi, ma Simy riacciuffa la sfida salvezza.

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