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Europa League: vittorie per Milan e Lazio, buon pari dell'Atalanta

MILANO. Vincono Milan e Lazio, buon pari per l'Atalanta. Per le italiane è un turno di Europa League favorevole nonostante le difficoltà. I rossoneri portano a casa una partita incredibile, ricca di emozioni. Contro il Rijeka accade davvero di tutto. Il Milan va avanti di due reti con Silva (ormai bomber di coppa, sesto gol in Europa League) e il primo sigillo di Musacchio ma negli ultimi 10' si addormenta: prende un gol da Acosty dopo uno sciagurato retropassaggio di Bonucci e al 90' incassa su rigore (per un ingenuo fallo di Romagnoli) il pareggio. San Siro rumoreggia ed è pronto a fischiare, Montella è incredulo in panchina e vede ombre nefaste ma ci pensa Cutrone al 93' a dare la gioia e tre punti con il 3-2 finale che mantiene i rossoneri in vetta alla classifica di Europa League, a punteggio pieno.

Per la Lazio la buona notizia è il 2-0 contro lo Zulte Waregm, vittoria che porta i biancocelesti a punteggio pieno nel gruppo K, dopo due turni di Europa League. La meno buona è che contro una squadra assai modesta i biancocelesti, che pure avevano sbloccato il risultato già al 18', hanno faticato più del lecito per segnare la rete della sicurezza, riuscendovi solo al 90' con Immobile, entrato al 9' della ripresa al posto di Di Gennaro. Tra i due centri, un primo tempo piuttosto incolore, a ritmi da amichevole estiva, ed una seconda frazione nella quale i belgi, grazie ad un paio di sostituzioni indovinate, avrebbero potuto acciuffare un insperato pareggio, se non fosse stato per la prontezza di Strakosha, chiamato in causa per la prima volta dopo 71 minuti e ancora a 10 dalla fine. Due parate difficili e provvidenziali, senza le quali la serata avrebbe preso la piega della beffa.

L'Atalanta funziona anche in Europa. Contro il Lione che nella scorsa stagione aveva eliminato agli ottavi la Roma di Spalletti ma che ora non attraversa un buon momento, i bergamaschi giocano una partita intelligente, in cui non perdono mai la testa di fronte ad avversari che, forti della classe dell'ottimo Fekir, cercano sempre il forcing e la strada verso la porta di Berisha. Però il Lione concretizza poco, anche per la solidità di una difesa atalantina in cui spicca la prestazione di Caldara, e nel secondo tempo i francesi, andati in vantaggio al 45' con l'ex Ajax Traorè, vengono puniti da una punizione del Papu Gomez su cui la barriera si apre inspiegabilmente lasciando di sasso il portiere Lopes, che nulla può sulla conclusione 'piazzata' dell'argentino. Il quale poi esulta polemicamente mostrando al pubblico il proprio nome sul retro della maglia, messaggio indirizzato a chi, nel Lione, aveva detto di non sapere chi fosse.

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